Dominguez: "Ho ancora un anno di contratto e qua sto benissimo. L'unica cosa che mi può spingere a cambiare è un'ambizione personale"
Le parole di Nicolas Dominguez in conferenza stampa a Valles
A parlare in conferenza stampa, questo pomeriggio, nel secondo giorno di ritiro a Valles, si è presentato uno dei calciatori più discussi in questo caldo mercato estivo rossoblù, Nicolas Dominguez. Di seguito le sue parole.
“E' gradevole tutto l'affetto che mi da la gente. Non so cosa succederà in futuro, mi sto allenando giorno dopo giorno qua pensando al Bologna per fare una grande stagione quest'anno. Non so niente dei rumors, ho la testa qui. Sarà un anno difficile, come detto da Fenucci, in cui dovremmo ripartire da dove ci eravamo lasciati perchè abbiamo una buona base e tanti giocatori importanti per il gruppo. Ho un altro anno di contratto e non so come proseguirà la questione. L'ultima volta che ne ho parlato è stato ad aprile e da lì non è cambiato più niente: c'è distanza tra la società e ciò che chiedo io. Non penso al mercato, a quello ci pensa il mio procuratore e altra gente. Io qua a Bologna mi trovo benissimo e l'anno scorso abbiamo sfiorato di partecipare alle coppe, se non fosse stato per un paio di mesi in cui si sono persi dei punti. L'unica cosa che mi può spingere ad allontanarmi da qui è un'ambizione personale di andare a giocare una coppa internazionale. Si valuterà non appena arriveranno offerte, anche perché ad ora di concrete non ce ne sono state. Sono a conoscenza delle belle parole spese da Motta, ma ora penso solo a fare bene qui in ritiro. Sono contento per la nazionale e so di non esser stato al livello nel periodo in cui bisognava lottare per andare al Mondiale. Questa per me è stata la miglior stagione al Bologna, non in carriera, perchè nei sei mesi in Argentina prima di arrivare in Italia feci meglio. In fase offensiva devo essere più pericoloso, quest'anno ho toccato quota 3 ma devo concretizzare meglio le occasioni. Indossare la fascia è un orgoglio per tutti e mi ha reso felice il fatto che Motta me l'abbia affidata. Il ricordo più bello come gruppo è stato quello postumo alla morte di Sinisa, da cui ne siamo usciti tutti insieme. Bologna è una città che rimarrà sempre dentro la mia famiglia perchè mia figlia è nata qua. Come dissi in una delle prime interviste a Casteldebole, Toni Kross è ancora per me un punto di riferimento, così come lo sono Verratti e Modric. Se dovessi continuare qua darò il 100% anche per rispetto di tutti, ma -come già detto- non penso a ciò che verrà”.