Orsolini: "Vecchietti e bambini piangere per il Bologna..."
Tutta l'emozione di Riccardo Orsolini nel parlare del proprio pubblico, sempre numeroso tra le mura amiche
Un Orsolini a pieno regime nel mondo Bologna quello mostrato ai colleghi del Corriere dello Sport-Stadio. Di seguito riportata la parte dell'intervista di Riccardo Orsolini in cui parla di tutte le volte in cui si emoziona quando solca il terreno del Dall'Ara, il vero e proprio dodicesimo uomo in campo.
L'Incipit della storia d'amore
Ho visto vecchietti piangere e bambini piangere insieme a loro per il Bologna. Ho visto giovani con le mani in testa e gente con le lacrime che scendono. E ho visto gente con le parrucche alla Zirkzee in testa. Ho visto persone che si abbracciavano, quell'abbraccio vero, sentito, sincero. Vogliamo che questo incanto non finisca più.
Il boato del Dall'Ara
E' una cosa strana da spiegare a parole. Siamo diventati un tutt'uno con venticinquemila persone, mentre giochi vedi e senti la gente e dici “no, io non posso sbagliare, non posso deludere questa gente qui” E' una partecipazione totale.
Differenza tra giocare in casa e fuori
Abbiamo cercato sempre di imporre il nostro gioco, e ci proveremo anche contro il Verona. Però è chiaro che in casa c'è un atmosfera diversa. Prendi il lancio di Ferguson sul mio gol alla Fiorentina. Io sono stato accompagnato in area da loro. Le gambe andavano da sole, non ci sono da solo. Quel gol l'abbiamo fatto tutti e venticinquemila.
Verona
Stasera è complicata perchè il Verona è una squadra che ha fame di punti, una squadra che si deve salvare a tutti i costi quindi deve macinare da qua a fine campionato. Vuole venire a rovinare quello che è il clima che si è creato qua. Dobbiamo essere bravi a non far succedere questa cosa
LEGGI ANCHE: Odgaard: "La dote principale di Motta è mettersi nei panni dei suoi calciatori"