Bologna: una difesa solidale, messa ancor più in evidenza al Dall'Ara
Il tecnico rossoblù può contare su una fase difensiva che subisce pochi gol, specialmente tra le mura amiche
Altra vittoria sì, ma vero anche che la casella dei gol subiti domenica recita di nuovo il numerino “0”. Si tratta della terza volta consecutiva in casa, dopo Inter e Lazio (avversarie non da poco) - striscia interrotta solo da un gol rocambolesco di Donati con il Monza, che è costato caro per le sorti dell'incontro. Perciò, se la grande prestazione offensiva condita dalle tre sberle rifilate domenica (seconda volta in stagione dopo Sassuolo) ha compensato il gap tra gol fatti e subiti, ciò che viene messo in risalto quest'oggi dal Corriere di Bologna sono le statistiche delle marcature incassate: 27 (1,23 di media a partita), facilmente tramutabili in 21 -proprio in 21 gare- se non si conta la scoppola presa a San Siro contro l'Inter nell'oramai remoto 6-1. Da quel momento, Thiago Motta ha voltato faccia a partire dai tre davanti: niente più tridente fatto da due esterni e la punta, bensì l'inserimento di almeno un equilibratore in grado di cucire con il centrocampo, e tandem Medel-Schouten mai più riproposto dal 1'. Formula questa che sembra premiare il nuovo assetto di Motta, in attesa della sfida di Bergamo con l'Atalanta - l'unica, insieme alla Salernitana, in grado di trafiggere la porta di Skorupski in più occasioni (2) in questo 2023.
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