Tutti a lezione da Mihajlovic: "Punizioni? Vi svelo il mio segreto"
La lezione di Sinisa Mihajlovic sui calcio piazzati. Il suo Bologna finora ha segnato solo un gol su punizione
La ripresa del campionato è vicina e, se si giocherà ogni tre giorni, anche a causa dell'enorme dispendio energetico, un ruolo fondamentale verrà ricoperto dai calci piazzati: le punizioni dirette in stile Sinisa Mihajlovic. Il Bologna, come riporta l'edizione odierna de "La Gazzetta dello Sport", nel corso di questa stagione è riuscito a trovare la via del gol su palla inattiva solo una volta contro la Fiorentina, grazie a una magia di Orsolini.
Lo stesso Mihajlovic raccontò di questa perla ai baby rossoblù: "Orso ha fatto quel gol da posizione difficile: un caso, il giorno prima in allenamento spiegavo altri tipi di punizione ma non da quella posizione lì. Lì è stata dote, incoscienza, coraggio".
Tutti a lezione da Mihajlovic - L'anno scorso c'era Pulgar, quest’anno invece Orsolini Sansone e ipoteticamente Denswil, ma il vero esperto di punizioni del Bologna siede in panchina. "Se avessi i segreti li direi, ma è vero che potrei scrivere un libro sulle punizioni...", dice Mihajlovic. "Nei rigori, per esempio, non guardavo mai il portiere, prendevo una parte e tiravo là; se il portiere andava su quel lato mezz’ora prima me lo parava". Pausa. "Nella punizione invece ho sempre guardato il portiere fino all’ultimo: quindi se lui faceva un passo per voler fare il furbo e andare... sopra la barriera, io davanti a quello spostamento acceleravo e gli mettevo la palla sul suo palo; se invece lui stava fermo, io nell’ultimo mio passo rallentavo e la mettevo sopra la barriera. Saperle calciare è un dono, poi però si può insegnare e dire dove devi mirare. Per esempio: se tu vuoi calciare sul palo del portiere non devi mirare allo specchio della porta ma un metro (e anche mezzo in più) fuori, perché col giro che ha la palla, rischi di veder finire il tiro centralmente; se invece miri fuori dalla porta, il pallone va sul filo del palo ed è gol. Per quanto mi riguarda, non c’è mai stata una punizione in cui non ero convinto di fare gol. Fino a due anni fa le calciavo, ed ero meglio di molti calciatori. Certe volte i telecronisti dicono: 'Ha tirato senza convinzione'. Quella è basilare. Nel calcio, e nella vita, è fondamentale la testa".