Paracanoa: il bolognese Mancarella a Rio cerca la vittoria
A Rio è giunto quinto e ora vuole mettere a frutto i cinque anni di lavoro
Il prossimo 4 settembre compirà 29 anni e vorrebbe farsi un grande regalo. Alla sua prima Paralimpiade a Rio Federico Mancarella è arrivato quinto nel kayak, non senza rammarico. Ora ha maturato esperienza, anche internazionale, con il secondo posto ai Mondiali del 2019 nei 200 metri in Ungheria e a Tokyo punta al massimo. Il lockdown non lo ha fermato. Pur essendo tesserato per il Canoa Club Bologna, le acque del Reno, spesso a secco, non gli permetttono di allenarsi al meglio e quindi, insieme al suo tecnico Gianni Anderlini, è ospite della Canottieri Mutina a Campogalliano.
Del suo sport ama soprattutto la velocità: <<Da buon sprinter – racconta – adoro l'adrenalina del vento in mezzo ai capelli>>. In questi ultimi giorni sta concludendo proprio alla Canottieri Mutina la sua preparazione: <<Il 23 partirò con la squadra da Roma. Siamo carichi. Dopo due anni nei quali abbiamo potuto viaggiare poco, rivedremo molti amici con i quali non vediamo l'ora di confrontarci. Siamo certi faremo bene>>. E nel caso di successo (<<l'unico obiettivo è arrivare primi>> dice senza falsa modestia) c'è già una dedica: <<A mio nonno che non c'è più ma ha sempre creduto in me>>. Federico ha già le idee chiare anche quando dovrà abbandonare l'attività agonistica: <<Mi piacerebbe collaborare con aziende al fine di supportare gli atleti per portare avanti il loro sogno>>. Gli allenamenti sono stati duri ma anche completi, finalizzati a questo grande traguardo giapponese. Gianni Anderlini, il tecnico di Federico, non ha dubbi: <<La prossima settimana cominceremo la preparazione al centro federale di Castel Gandolfo anche con gli altri quattro atleti paralimpici del kayak. Dal 2 al 5 settembre vorremmo essere protagonisti e quindi vogliamo sentire il tifo di tutti>>.
Chi spinge Federico è anche da Gianluca Zannoni presidente del Canoa Club Bologna: <<Inutile dire che siamo in grande trepidazione per Federico e per tutti gli azzurri. Lo supportiamo per quanto è nelle nostre potenzialità e davvero facciamo a lui e a tutti i ragazzi della Nazionale un grande in bocca al lupo>>.
Infine chi in questi anni lo ha seguito direttamente sul campo, Caterina De Caroli, presidente della Canottieri Mutina, società storica, nata addirittura nel 1930, che ha la sede nautica ai laghi Curiel di Campogalliano: <<Qui da noi c'è la condizione ideale per la preparazione paralimpica e quindi siamo felici di poter ospitare Federico oramai da tre anni per la gran parte dei suoi allenamenti. Dal 2008 lavoriamo con atleti paralimpici sia intelletivi che motori grazie ai nostri tecnici e Anderlini in particolare, grazie al progetto Happy Kayak con la quale accogliamo le persone sia per attività ludico ricreativa che per attività sportiva vera e propria>>.