Renato Villalta: “La Virtus e Milano hanno purtroppo dovuto fare i conti con tanti infortuni e in Eurolega questo lo paghi. Tra le due, forse l'Olimpia ha qualcosa in più rispetto ai bianconeri, anche perchè i lombardi hanno il budget maggiore. Le VuNere hanno puntato molto sugli esterni in estate, in attacco sono validi, ma in difesa soffrono molto, eccezion fatta per Cordinier e Pajola. Avrei preso un rinforzo sotto canestro a stagione in corso. Inoltre, credo che Scariolo si aspettasse qualcosa di diverso da Jaiteh. Eurolega anche il prossimo anno? Sono preoccupato, esulterò solamente all'ufficialità. Il massimo campionato europeo guarda anche l'affluenza dei tifosi. Stella Rossa e Partizan Belgrado in questo senso si aggirano spesso intorno ai 20 mila spettatori, noi nei big match ne facciamo la metà. Come città, Milano, Londra e Parigi, per eventuali investitori, hanno più appeal. Bisogna onorare le ultime tre partite in Europa, in funzione del campionato nazionale. In serie A contano tanto gli italiani. La finale scudetto verrà decisa, oltre che dalla condizione fisica delle due squadre, anche dai talenti azzurri. Coach Dan Peterson mi ha allungato la carriera: ho imparato ad uscire pure dal pitturato. Quando Richardson arrivò a Bologna, Porelli mi diede il compito di seguirlo e di metterlo sulla retta via. Non puoi non voler bene a Sugar”.

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