Discreti e inefficaci: l'analisi tattica di Bologna-Cremonese
I rossoblù escono dal Dall'Ara con un solo punto dopo l'ennesima prestazione in cui è mancata cattiveria sottoporta
Un punto che lascia rammarico quello ottenuto ieri sera dal Bologna contro una Cremonese ultima in classifica e apparsa notevolmente inferiore, sia sul piano tecnico che su quello del gioco. Come spesso accade, ai rossoblù è mancata quella concretezza e cattiveria per finalizzare la buona mole di gioco prodotta. Basta dare un'occhiata alle statistiche per capire il dominio territoriale dei padroni di casa. Occasioni da gol 15 contro 4 degli ospiti; possesso palla 69% contro il 31% dei grigiorossi; 21 tiri totali contro 9, con una percentuale di efficacia del 38%, a differenza del 22% della Cremonese.
Tutti dati, dunque, che dimostrano quanto il Bologna avrebbe dovuto trasformare in gol almeno un altro paio di occasioni. La prestazione in sé, però, è stata abbastanza positiva. La squadra di Motta ha giocato per buona parte dei 90' su buoni ritmi, anche se è innegabile dire che ci siano ancora tanti margini di miglioramento. Rossoblù che chiudono il girone d'andata con 23 punti totali, quattro in meno rispetto alla scorsa stagione quando dopo 19 gare il Bologna all'epoca di Mihajlovic aveva terminato con 27 punti.
LE FORMAZIONI
Thiago Motta ha dovuto fare ancora a meno di Arnautovic, Sansone, Bonifazi, Medel e De Silvestri. In porta spazio al solito Skorupski, con lo schieramento difensivo ancora composto da Posch, Soumaoro, Lucumí e Lykogiannis. In mediana è tornato Ferguson, affiancato da Moro, tra i più positivi dell'ultimo periodo. Orsolini, Dominguez e Soriano hanno agito alle spalle di Barrow, schierato come unico riferimento centrale con compiti di movimento.
Dopo l'impresa in Coppa Italia, il neo tecnico Ballardini è arrivato al Dall'Ara con l'obiettivo di ripetersi, soprattutto per cominciare ad accorciare la classifica in avanti. Recuperati Ferrari Ghiglione e Chiriches, l'allenatore romagnolo ha confermato il 3-5-2 con Vasquez, Chiriches e Ferrari davanti a Carnesecchi. Sulle fasce Valeri a sinistra e Sernicola a destra. A centrocampo di nuovo il terzetto Pickel-Castagnetti-Meité, con il neo acquisto Benassi in panchina. In avanti spazio per la coppia che ha fatto molto bene a Napoli, composta da Ciofani e Okereke.
LA PARTITA
Il Bologna è riuscito ad approcciare subito molto bene la partita, sfruttando anche il fattore campo per mettere in luce un atteggiamento volenteroso e intenso fin dai primi minuti. Thiago Motta ha chiesto ai suoi ragazzi di riaggredire forte il portatore di palla avversario. Non a caso, infatti, nella prima parte di partita i rossoblù hanno tolto costantemente respiro alla manovra della Cremonese, che ha anche messo in luce evidenti limiti tecnici.
Sono soprattutto i movimenti ‘gioco dentro per giocare fuori’ ad aver impensierito la difesa ospite. Il Bologna ha mosso molto spesso il pallone nelle zone centrali, cercando verticalizzazioni improvvise tra le linee con Soriano che si muoveva a sostegno, Ferguson in profondità e Orsolini per tenere l'ampiezza (IMMAGINE 1). Specialmente quest'ultimo è risultato molto attivo, con un paio di sgasate sulla corsia di destra a prendere il fondo per servire traversoni interessanti con destinazione area di rigore. O, ancora, tentando di accentrarsi per liberarsi al tiro col suo piede forte, il mancino. Orsolini è stato probabilmente il più pericoloso, anche se purtroppo gli è mancata quella cattiveria per trasformare in rete una delle tante occasioni che si è ritagliato.
La Cremonese, invece, ha risposto con un assetto di gioco piuttosto prevedibile. Ballardini aveva preparato la partita cercando di rischiare il meno possibile. Ecco quindi che il primo giro palla era orientato soltanto a servire, al massimo, i 3 difensori centrale, per poi andare subito verso le punte. Il piano gara era chiarissimo: attacco diretto verso Ciofani, il prototipo perfetto dell'attaccante di posizione forte nel gioco aereo, per la ‘spizzata’ verso Okereke, decisamente più mobile e veloce nell'attaccare gli spazi (IMMAGINE 2). Situazioni, però, che il Bologna non ha praticamente mai sofferto, anche grazie ai buoni anticipi aerei della coppia Soumaoro-Lucumì.
Il gioco di Thiago Motta prevede sempre un grande utilizzo delle corsie esterne. E anche nella partita di ieri si sono viste diverse situazioni interessanti. I movimenti a tagliare verso il centro del campo di Soriano (partito come esterno offensivo sinistro atipico) permettevano a Lykogiannis di avere grande spazio per spingere fin sul fondo per andare al cross. Sulla destra, invece, Posch ha assunto un atteggiamento diverso, basandosi sui movimenti di Orsolini, con cui, appunto, costituiva la catena di destra. Se ‘Orso’ rimaneva in ampiezza, l'austriaco era in grado anche di muoversi verso le zone centrali del campo, tanto da arrivare anche in un paio di occasioni alla conclusione dai 25-30 metri. All'opposto, invece, se il numero 7 rossoblù optava per tagliare dentro al campo per scatenare il suo mancino, ecco che Posch poteva prendersi tutta la corsia per poi andare al cross. Queste rotazioni sono state spesso effettuate nel migliore dei modi, a dimostrazione di come il gioco dell'ex tecnico dello Spezia sia stato assimilato dai giocatori rossoblù.
La ripresa si è aperta a sorpresa con il vantaggio della Cremonese su calcio di rigore, per un tocco di mano di Dominguez. Una situazione che è apparsa un po' confusionaria, con un Bologna probabilmente rientrato in campo in maniera distratta. Dopo pochi minuti di svantaggio, però, i padroni di casa hanno ritrovato il pari con un autogol di Chiriches.
Tutto si è sviluppato, come spiegato precedentemente, sulle corsie laterali, vero motore del gioco di Thiago Motta. Il secondo tempo ha visto anche l'ingresso di Zirkzee al posto di Barrow. L'attaccante olandese ha sicuramente caratteristiche più da area di rigore rispetto al gambiano, ecco quindi che il piano gara rossoblù si è modificato.
Anche dalla trequarti, dove molto spesso i terzini si erano ben liberati grazie ai movimenti a tagliare dentro dei compagni di catena, sono cominciati a piovere traversoni invitanti verso l'area. Da uno di questi (IMMAGINE 3) è arrivato il gol del pari: Lykogiannis ha tanto spazio per guardare l'area di rigore e dosare il cross. All'interno della stessa possiamo notare come il Bologna ha portato tanti giocatori. Si viene a creare un 6 contro 6, dunque una parità numerica che si traduce in un solo modo: se vinci il duello hai grandi probabilità di segnare. E proprio così è stato.
Sì perché Ferguson è formidabile nei suoi inserimenti in area, ha trovato il terzo tempo ed è saltato sopra a due avversari riuscendo a colpire di testa verso la porta di Carnesecchi. Il portiere avversario ha respinto senza riuscire a trattenere e sul tap-in è arrivato proprio Zirkzee che, sfruttando una deviazione di Chiriches ha riportato il risultato sul pareggio (IMMAGINE 4).
Il gol del pareggio ha dato nuova fiducia ai padroni di casa che hanno continuato a riversarsi in avanti, spinti da un Orsolini particolarmente in fiducia. Il numero 7 ha continuato a seminare il panico sulla corsia di destra, anche sfruttando qualche errore tecnico di troppo in uscita da parte dei grigiorossi.
La Cremonese, col passare dei minuti, ha modificato nuovamente il proprio piano gara. Innanzitutto sostituendo Castagnetti (play di centrocampo) per Benassi (per lo più incursore) e Ciofani con Afena Gyan. Ecco che Ballardini ha optato per lunghe fasi di difesa posizionale con un blocco basso, e con l'obiettivo di ripartire velocemente con la freschezza atletica del nuovo entrato e del solito Okereke.
Con anche poca possibilità di attingere dalla panchina (solo 3 cambi effettuati da Thiago Motta), il Bologna ha pian piano perso un po' di smalto e di lucidità. Nell'ultima fase di partita è stato soprattutto Cambiaso a mettere in apprensione la Cremonese. Il terzino sinistro è entrato molto bene, sfruttando la propria gamba fresca per spingere sulla sinistra e servire prima un gran pallone per Orsolini (salvato sulla riga da Ferrari) e, nei minuti di recupero, per entrare dentro al campo e calciare forte, trovando però la pronta risposta di Carnesecchi.
I grigiorossi hanno risposto con un paio di sgroppate sulla destra di un inesauribile Sernicola, con conseguente cross verso il secondo palo, ma i rossoblù non si sono fatti mai trovare impreparati, coprendo sempre con attenzione tutte le zone della propria area di rigore.
Un pari, dunque, che lascia un po' di rammarico nel Bologna. Diverse le occasioni da gol che avrebbero potuto portare alla vittoria. In vista delle prossime partite sarà necessario ritrovare qualche giocatore in più, specialmente per allungare la rosa e poter attingere dalla panchina anche a gara in corso.
Credit photo: Wyscout
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