A Bologna non si è giocato a calcio: l'Udinese e il brutto vizio italiano di perdere tempo
La partita tra Bologna ed Udinese è finita con il risultato di 1-1, ma a far notizia sono le incredibili perdite di tempo
Il clima allo stadio Renato Dall'Ara nella giornata di domenica è passato da essere rovente di passione a colmo di rabbia. Questo trasformazione emotiva non è stata determinata dalla prestazione del Bologna, ma dall'atteggiamento poco sportivo dell'Udinese.
La salvezza e la voglia di non giocare
La situazione in classifica dell'Udinese è molto pericolosa. La squadra di Fabio Cannavaro occupa il terzultimo posto e dista due lunghezze dalla zona-salvezza, ma questa non deve essere una giustificazione per l'atteggiamento avuto ieri dai giocatori bianconeri. I friulani sono passati in vantaggio alla fine del primo tempo e, da quel momento, si sono concentrati solo nel perdere tempo. Ad ogni contrasto i bianconeri rimanevano per diversi minuti fermi a terra, per poi rialzarsi una volta che l'arbitro fermava il gioco. Le parole di Thiago Motta, nel post-partita, confermano il grande nervosismo respirato al Renato Dall'Ara per le tante perdite di tempo e il gioco spezzettato. Maduka Okoye, il portiere dell'Udinese, è stato ammonito per perdita di tempo al minuto cinquanta, chiara e assurda dimostrazione di come l'Udinese abbia cercato in tutti i modi di giocare il meno possibile.
Il calcio italiano e gli altri campionati europei
Si parla ormai da parecchio tempo di cambiare il regolamento ed inserire il tempo effettivo per limitare le perdite di tempo e regalare ai tifosi, e non solo, uno spettacolo degno di questo meraviglioso sport. Il calcio italiano è sempre paragonato agli altri campionati europei e si è sempre in difficoltà nel stabilire quale sia il campionato più bello al mondo. La Premier League è, per molti, considerata la lega più spettacolare ed entusiasmante per la quantità di talento e le tante squadre che si contendono il titolo ogni anno. Ma fuori dai confini della penisola britannica la musica è diversa. Le squadre inglesi fanno fatica e non dominano il palcoscenico europeo, a differenza di quelle spagnole. La Liga vanta Barcellona, Real Madrid ed Atletico Madrid. Tre delle squadre più forti al mondo, ma che competono in un campionato con squadre che non riescono ad impensierirle nella corsa al titolo. Germania e Francia hanno, rispettivamente, Bayer Monaco e Paris Saint German come club più rappresentativi e, sporadicamente, qualche altra squadra che disputa una buona stagione.
Il campionato italiano presenta una buona dose di competitività e spesso le squadre sono protagoniste di meravigliose cavalcate europee, seppur non avendo un tasso tecnico elevato come quello delle squadre inglesi. Forse, quello che manca è quella voglia di giocare a calcio anche contro un avversario più forte e non cadere in inutili perdite di tempo. Situazione che negli altri campionati europei si verifica raramente e che, quando succede, viene condannata. Grande differenza rispetto al nostro calcio, nel quale si notano spesso queste situazioni anche quando in campo non ci sono punti importanti per la salvezza.
Si parla spesso di poca spettacolarità del calcio italiano e della perdita di passione dei bambini verso questo sport, sicuramente l'atteggiamento avuto ieri dall'Udinese non aiuta a fermare questo processo. Un pareggio sul campo che è una sconfitta per un intero movimento. Questo non è il calcio che nelle scuole si vuole e si deve insegnare. Un punto che aiuta la squadra di Cannavaro nella corsa salvezza, ma che non rappresenta un bello spot per il nostro calcio.