Continua il buon momento del Bologna, reduce da quattro vittorie consecutive tra campionato e Coppa Italia. I rossoblù hanno ormai assorbito le nuove nozioni tattiche volute da Thiago Motta e l'inversione di tendenza è stata piuttosto evidente. Domani è già ora di tornare in campo. Bologna che sarà ospite dell'Inter, usciti malconci dalla trasferta di Torino contro la Juventus, motivo per cui la truppa di Inzaghi potrebbe essere particolarmente vulnerabile. Alla vigilia del match di San Siro l'allenatore del Bologna Thiago Motta ha parlato in conferenza stampa a Casteldebole.

“L'Inter rappresenta per me una bella esperienza e tantissimi grandi ricordi, ma voglio che ci giochiamo la nostra partita, con concentrazione e determinazione. Domani giocherà la miglior squadra possibile. Abbiamo studiato attentamente per capire come attaccare e difendere contro l'Inter, faremo la nostra partita. È presto dire se sia già tagliata fuori dalla lotta scudetto. Secondo me competere in Europa e in campionato”. 

Sul momento positivo della squadra: “Il segreto delle ultime partite sono i giocatori e la consapevolezza che è migliorata: sono loro che fanno la differenza. Come stiamo oggi è molto più facile lavorare e trasmettere quello che vogliamo vedere in campo. Anche i cambi si stanno rivelando una soluzione straordinaria. Per continuare ad essere competitivi dobbiamo smettere di essere egoisti e pensare al gruppo, pensare di aiutare il nostro compagno per farlo diventare più forte. Così facendo automaticamente si migliora anche singolarmente”. 

Sui singoli: "Orsolini sta bene. In questo momento unisce l'impegno, al sorriso e all'entusiasmo, così è molto più facile dare il massimo ogni giorno. Dobbiamo continuare così, lui e gli altri, affrontando ogni allenamento al meglio. Quando entra fa molto bene, anche quando giocherà dall'inizio darà il suo contributo. Vignato? Il primo passo lo fa il giocatore, che certo noi aiutiamo, ma come tutti gli altri ha l'opportunità di poter giocare e adesso sta facendo molto bene. Noi vogliamo metterlo nelle condizioni di avere più continuità di rendimento, che è la cosa più importante. Se dà continuità al lavoro può essere molto importante per noi. Può giocare attaccante esterno, oppure trequartista in un 4-2-3-1, dipende da lui perché le qualità le ha e noi siamo qui per aiutarlo. Se se lo merita gioca, sennò dovrà aspettare. Barrow è un giocatore importante, può fare tutta la fascia, può migliorare nell'attacco della profondità con la sua velocità, ora come ora nessuno se lo aspetta perché lo sta facendo poco. Calcia e tira bene, ha un buon ultimo passaggio. Poi fa gol. È un ragazzo che sta crescendo e che può fare molto meglio perché ha tutta la possibilità per farlo, sono convinto che ci riuscirà".

Per chiudere due parole sulla vita extracampo: “Bologna non sono riuscita a viverla molto finora. È venuta anche la mia famiglia ma passo più tempo qui a Casteldebole che a casa, ma è normale, la mia famiglia lo capisce e mi aiuta, al momento la priorità è questo lavoro”.

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