Allo stadio San Siro di Milano, al termine del pareggio tra il Bologna e l'Inter di Simone Inzaghi valido per il recupero della diciannovesima giornata di Serie A (2-2 il risultato finale firmato dalle reti di Castro, Dumfries, Martinez e Holm), è intervenuto Vincenzo Italiano. Il tecnico rossoblù ha parlato così ai microfoni della sala stampa.

L'analisi del match da parte di Vincenzo Italiano 

Siamo stati bravi, non abbiamo rischiato nulla, abbiamo aggiunto qualcosa sulla linea difensiva reggendo negli ultimi minuti. È sempre motivo d'orgoglio andare via da San Siro imbattuti e con una prestazione degna di quello che si è visto in campo. Non era facile andare in svantaggio all'intervallo, poteva diventare molto brutta per noi, ma la reazione nel secondo tempo era quello che volevamo, non concedendo ripartenze all'Inter, sporcando tutti i palloni e cercando di accelerare: ci siamo riusciti. Questo pareggio ci dà molto a livello di autostima. 

Sulla prestazione dei giocatori meno impiegati

Ci tenevo a coinvolgere tutti, i ragazzi devono farsi trovare pronti, vedi Moro, Casale, Lykogiannis: sono contento quando li chiami in causa e ti rispondono presente come oggi. Abbiamo sofferto, abbiamo concesso, abbiamo avuto anche qualche occasione per fare gol, comunque andiamo via contenti e soddisfatti. Prestazioni come le loro mi rendono felice. Le rotazioni non si fanno tanto per farle ma perché ero convinto che facessero una prova importante. Sabato ci sono altri giocatori freschi che saranno chiamati in causa. 

Su Orsolini

Abbiamo un dato che dobbiamo cercare di migliorare: sbagliamo troppo nella metà campo offensiva. È da tempo che batto su questo tema con lui, Ndoye, Dominguez, Castro e Dallinga. Lì davanti dobbiamo cercare di tenere la palla e scaricare, senza essere frettolosi. Oggi Orso con il destro poteva fare gol, ma mi è piaciuto perché ci è stato con la testa e alzava sempre lo sguardo appena riceveva palla.

Emil Holm
Emil Holm esulta dopo il gol all'Inter (ph. Image Sport)

Sulle occasioni concesse all'Inter

Il primo gol è forse viziato da un fallo. L'arbitro era girato di spalle e forse non si è accorto, poi dal Var hanno comunicato diversamente da quello che ci era sembrato a tutti. Quando si viene qua quantomeno bisogna dargli noia quando si è in possesso di palla e secondo me lo abbiamo fatto, perché pensare di non concedere nulla a questa Inter è impossibile.

Partita da ritmo Champions League

In Europa affrontiamo un coefficiente di difficoltà enorme come stasera. Abbiamo affrontato Roma e poi Inter, queste partite sono da ritmo Champions e ci fanno crescere. Tra qualche giorno ci ributteremo sull'Europa contro il Borussia Dortmund e penso che queste partite giocate così possano darci tanto. Partite così servono molto soprattutto ai giovani: penso a Castro che oggi ha affrontato Bastoni e De Vrij ed ha solo 20 anni, per me ha grandissimi margini di crescita. 

Le parole al miele di Italiano su Castro

Ha fame, viene al campo ogni giorno per migliorare e va sempre più forte. Ha voglia di diventare un calcioatore top. L'importante con i giovani di oggi è che mantengano saldi i piedi a terra. Ha umiltà, lavora per la squadra, ha letture da giocatore adulto, può diventare un grande giocatore.

Santiago Castro
Santiago Castro esulta dopo la rete all'Inter (ph. Image Sport)

Il feedback di Italiano sulla Champions League

Non abbiamo avuto fortuna nel sorteggio, abbiamo beccato squadre di altissimo livello in ambienti caldissimi. All'inizio abbiamo forse pagato l'emozione contro mostri sacri, poi siamo cresciuti in maturità, esperienza e malizia e si è vista nell'ultima contro il Benfica. Io che venivo dalla Conference ho potuto vedere che il livello è veramente alto: c'è intensità e qualità e se vuoi giocartela alla pari con tutti devi giocare come oggi.

Sul mercato

Abbiamo fatto una riunione con il direttore sportivo. Siamo vigili e vedremo negli ultimi giorni quello che accadrà.

Su Holm e sulla prestazione degli esterni difensivi

Oggi il gol di Holm nasce da quello che avevamo preparato perché gli esterni dovevano stare dentro al campo in maniera preventiva perché l'Inter è la più forte d'Europa a fare gol in transizione. Abbiamo messo tre/quattro traversoni bellissimi e soprattutto ad Holm ho chiesto di applicarsi perché ha molta più qualità di quella che fin qui si è vista. Bravo perché non ha mollato quando non giocava e il muso gli arrivava per terra. C'è crescita e applicazioni e soddisfazioni come questa di oggi non vanno abbandonate.

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