Match Analysis: la Sampdoria di Marco Giampaolo
Andiamo ad analizzare i princìpi di gioco del Sampdoria di Roberto D'Aversa, prossimo avversario del Bologna
Solo 5 punti separano in classifica Bologna e Sampdoria. Le due formazioni si troveranno di fronte stasera per il posticipo della 32^ giornata di Serie A. Sarà il Dall'Ara il teatro del match. Un divario non troppo ampio dunque, ma sufficiente per far trascorrere le ultime settimane di campionato in maniera piuttosto tranquilla per il Bologna. Non può pensare lo stesso la Sampdoria che con gli attuali 29 punti deve obbligatoriamente guardarsi anche alle spalle. Ma la zona rossa è comunque distante 7 lunghezze, con le ultime tre della graduatoria che non riescono a trovare né vittorie né continuità di risultati.
Una partita dunque in cui il Bologna potrà giocare senza alcuna pressione psicologica, per dare seguito al sudato e importante pareggio ottenuto in terra rossonera. Sì, perché il ruolino di marcia dei rossoblù continua ad essere piuttosto negativo in questo 2022 e portare a casa 3 punti sarebbe il modo migliore anche per arrivare ad affrontare il prossimo impegno contro la Juventus. La squadra di Giampaolo è invece reduce da 4 sconfitte nelle ultime 5 uscite, con la sola vittoria ottenuta in casa del Venezia due turni fa.
SISTEMA DI GIOCO
La Sampdoria, che aveva iniziato la stagione con D'Aversa, si è ritrovata a metà campionato a cambiare guida tecnica. L'arrivo di Marco Giampaolo ha sicuramente portato nuovi principi di gioco, completamente diversi da quelli dell'ex tecnico del Parma. Giampaolo, infatti, è un amante del gioco di posizione e di possesso, a differenza di D'Aversa che fa della verticalizzazione immediata un suo diktat tattico.
Il modulo cardine del gioco di Giampaolo è il 1-4-3-1-2. La Samp, infatti, è una delle poche formazioni che gioca ancora con il trequartista, ruolo che oramai si sta perdendo sempre di più.
I giocatori di maggior rilievo e sostanza sono, neanche a dirlo, Candreva, Caputo e Quagliarella. Fondamentali, però, nelle idee dell'ex allenatore del Milan, sono anche i movimenti in rifinitura di Stefano Sensi, approdato in blucerchiato nel mercato invernale.
FASE DI POSSESSO PALLA
La Sampdoria di Giampaolo tende sempre a impostare il gioco dal basso, sfruttando un giro palla centrale orientato ad andare velocemente sulle corsie esterne. Curioso l'assetto tattico che si viene a creare sulla prima costruzione, con una sorta di 2-4-1-3. I due difensori centrali sono i primi ‘attori’, con i terzini che si alzano sulla linea dei centrocampisti, andando a presidiare l'ampiezza. Candreva, che sarebbe la mezzala destra, si sposta nel ruolo di attaccante esterno, decisamente più congeniale alle sue caratteristiche. Gli attaccanti, invece, tengono bassi i difensori avversari, con il trequartista che muovendosi in appoggio può dare una soluzione di gioco in più (immagine 1 e 2).
Lo sviluppo del gioco avviene di solito tramite una ragnatela di passaggi, con continue triangolazioni palla a terra e veloci per superare la prima pressione e uscire in ampiezza sulle fasce laterali oppure di uscire in zona centrale. Una di queste situazioni la vediamo nell'immagine 3. Innanzitutto si orienta il pallone sulle corsie esterne, dove si vengono a creare delle triangolazioni o dei 2 vs 2, sfruttando la sovrapposizione del terzino e la qualità dell'esterno lato palla. In questo caso è inoltre molto importante il lavoro che compiono Sensi e Sabiri. I due, infatti, ‘fissano’ i difensori della Roma e li tengono bassi. Bereszynski può quindi giocare un due contro due insieme a Candreva per sfruttare il corridoio interno totalmente libero. Questi scambi sono fondamentali nella costruzione del gioco a centrocampo della Samp.
In fase di finalizzazione sono molto importanti le posizioni dei due attaccanti. Essi, infatti, si muovono spesso alternandosi nelle giocate corto/lungo dando due soluzioni di trasmissione: una corta per la sponda e una lunga per attaccare la profondità. Come vediamo infatti nell'immagine 4 i due attaccanti Caputo e Quagliarella partono molto vicini per allungare la difesa avversaria e creare spazio in rifinitura. Successivamente uno dei due si stacca per andare a ricevere sul corto, l'altro all'opposto attacca la profondità. Movimenti semplici ma che richiedono sempre grande precisione e tempismo.
Inoltre è affidata a Candreva la costruzione del gioco in mezzo al campo, con Rincon e Thorbsy a dare soprattutto sostanza e corse all'indietro.
FASE DI NON POSSESSO PALLA
In fase di non possesso palla la Sampdoria si affida ad un pressing spesso ultra-offensivo e ben organizzato. La prima pressione viene eseguita dalle punte che indirizzano il giro palla. Come vediamo nell'immagine 5 la squadra di Giampaolo attacca ferocemente il primo possesso della Roma, costringendo i difensori giallorossi a cercare un cambio di gioco pericoloso e poco preciso. L'obiettivo ovviamente è sporcare il gioco avversario e riuscire a recuperare palla in zone di campo più avanzate possibili. Questo evidenzia un atteggiamento molto propositivo e la volontà di voler orientare la costruzione avversaria. Quando la sfera arriva poi sulle corsie laterali anche le mezzali diventano molto aggressive e iniziano a scalare sul lato palla andando a togliere tutti gli appoggi. L’equilibrio è garantito dal centrocampista opposto che accorcia in mezzo al campo (immagine 6).
Un altro elemento che descrive l'intenzione di avere una fase difensiva propositiva è la reazione alla palla persa, situazione sempre più fondamentale nel calcio di oggi. Come vediamo nell'immagine 7 la Samp ha appena perso il possesso della sfera a causa di un rilancio poco preciso della propria difesa. La Roma ha quindi il pallone e la ‘Doria’ aggredisce in maniera piuttosto intensa, andando con 3 uomini vicino al portatore. Togliere tempo e spazio è l'obiettivo dei giocatori di Giampaolo che con almeno 4 interpreti possono poi andare a pressare ulteriormente gli eventuali appoggi (la difesa giallorossa).
Dunque parliamo di una squadra magari non particolarmente qualitativa a livello tecnico rispetto a qualche stagione fa. Ma il desiderio e l'intenzione di Giampaolo è quella di giocare un calcio sempre intenso in entrambe le fasi di gioco, dando costantemente l'impressione di essere in controllo del possesso e della partita. Sarà quindi una partita difficile, da affrontare al migliore dei modi per il Bologna, con l'obiettivo di portare a casa un successo, visto che l'unica vittoria del nuovo anno risale al 2-1 casalingo contro un'altra formazione ligure, lo Spezia.