Skorupski-Ravaglia, le porte scorrevoli di Thiago Motta
Entrambi i portieri rossoblù stanno vivendo una buona stagione: il dualismo creato da Thiago Motta sta funzionando
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Come evidenziato dall'edizione odierna del Resto del Carlino, nel Bologna di Thiago Motta non c'è più un portiere titolare. Mentre nel calcio moderno il dualismo nei ruoli di movimento è la normalità, non si può dire la stessa cosa tra i pali, ma per il tecnico italo-brasiliano questa “regola” non vale.
La stagione di Skorupski
Il portiere polacco in estate aveva avuto l'opportunità di trasferirsi in Arabia, con un contratto da 3 milioni netti a stagione, tuttavia per volontà del club non si è fatto nulla. Al momento la classifica delle reti inviolate in Serie A vede Skorupski al quarto posto, dietro solo a Sommer, Szczesny e Milinkovic-Savic. Inoltre ha incassato solo 15 reti in 17 presenze, ma nonostante ciò, è rimasto in panchina in 2 delle ultime 4 gare di campionato, con Ravaglia che vuole scalare le gerarchie.
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La stagione di Ravaglia
Nell'ultimo periodo il classe 1999 si sta rendendo protagonista, con la serata da sogno in occasione degli ottavi di finale di Coppa Italia, giorno in cui è stato in grado di neutralizzare il rigore di Lautaro Martinez e risultare dunque decisivo per il passaggio del turno. Thiago Motta crede in lui, data anche la sua abilità nel gioco con i piedi e nell'amministrazione della gara. Già nella seconda parte della passata stagione aveva convinto lo staff del tecnico italo-brasiliano, ed ora sta dimostrando le proprie qualità su campi importanti di Serie A. Dopo i match da titolare contro Roma, Inter e Genoa, anche martedì nei quarti di finale di Coppa Italia contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano, dovrebbe essere lui a difendere i pali dei felsinei. Un'altra occasione per proseguire una stagione da sogno.
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