Trapani-Fortitudo, tensioni a fine partita tra coach Caja e Antonini: ecco il VIDEO
Il tecnico biancoblù e il presidente di Trapani sono stati protagonisti di un brutto momento nel postpartita, con Caja che non ha voluto parlare alla stampa
Una serie quella tra Trapani e Fortitudo Bologna, che proprio non ne vuole sapere di lasciare a casa le polemiche. Tensioni infatti nel post partita dove, ad iniziare la conferenza stampa, non era presente come di solito il coach ospite (Caja) ma il presidente di Trapani Antonini. Una volta arrivato l'allenatore biancoblu ha giustificato il ritardo dando la colpa ad alcuni insulti arrivati dai tifosi locali, affermando: “non credo sia il massimo venire in conferenza stampa tra gli insulti dei tifosi”. Non si è fatta attendere la replica del numero 1 siciliano, che ha risposto così ad Attilio Caja.
La risposta del presidente Antonini
Lei non deve permettersi di interrompere. Pazienza, a Bologna sono abituati a fare come gli pare, ma qui non funziona così.
Le parole di coach Diana al termine della gara
Dopo la fluviale conferenza di Antonini, ha avuto modo di parlare anche Andrea Diana, allenatore di Trapani, mentre coach Caja ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione. Queste le considerazioni del tecnico dei siciliani.
Siamo sicuramente contenti della vittoria. Abbiamo mantenuto il fattore campo e questo era il nostro obiettivo. A livello di prestazione non posso essere contento, perchè non siamo questi. Voi avete visto nelle altre partite che squadra siamo. La prestazione di stasera non è stata come le altre. Faccio i complimenti alla Fortitudo che ci ha messo in difficoltà, ma vogliamo tornare venerdì a essere noi stessi.
Hanno segnato, ma ripeto con onestà che la prestazione non mi è piaciuta. Non parlo di singoli, parlo di squadra. Sapevamo che loro ci avrebbero messo pressione, in gara1 lo hanno provato ma stavolta lo hanno fatto con maggiore irruenza. Si giocavano la chance di arrivare a Bologna col fattore campo a favore, sapevamo che avrebbero dato il tutto per tutto. Dobbiamo fare meglio contro questa pressione.
Andare a giocare una finale playoff in un tempio del basket è qualcosa che ti ricordi per tutta la vita. Noi dobbiamo tornare a essere noi stessi, a giocare come abbiamo fatto nella durezza mentale e nel gioco di squadra. Questo sarà l’obiettivo per venerdì, senza farci distrarre dal contorno che è bellissimo. Ma è stato bellissimo giocare queste due gare in casa con il palazzetto pieno. Sono le partite che i giocatori poi si ricordano. L’obiettivo è vincere
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