Una squadra e una tifoseria forte: ecco perchè il Bologna di Thiago Motta deve sognare l'Europa
Sabato un'altra vittoria per i rossoblù: il match con l'Atalanta alimenta le speranze di una città che non vuole smettere di sognare
Ventitré Dicembre 2023: l'inizio delle feste natalizie coincide con l'ennesima dimostrazione di forza della squadra di Thiago Motta. Un Bologna meno dominante e per lunghi tratti messo in difficoltà da un'Atalanta in ottima forma e organizzata, ma che riesce a conquistare la sesta vittoria di fila in casa. I rossoblù si difendono e attaccano, all'86esimo il gol vittoria di Lewis Ferguson.
L'Europa: un sogno o un obiettivo?
Thiago Motta sta riuscendo a dare forma e significato ad un sogno che fino a qualche mese fa nella città bolognese non esisteva. La meravigliosa macchina creata dal tecnico italo-brasiliano ha ingranaggi differenti: il coinvolgimento di un pubblico mai stato così numeroso, una crescita costante e vertiginosa di giovani calciatori come Calafiori e Ferguson, le chiavi del centrocampo affidate ad un veterano come Remo Freuler, l'armonia di una filosofia di gioco che si cuce perfettamente alle caratteristiche dei giocatori.
L'aspetto più sorprendente e più difficile da creare è quella sensazione che questa squadra non dipenda dalle prestazioni di singoli giocatori ma dal un collettivo sempre più unito e interscambiabile. La lunga assenza di Orsolini non si è fatta sentire grazie alle sgroppate e alla fantasia di Dan Ndoye, il momento poco positivo di Saelemekers è stato trasformato in voglia di riscatto nelle successive gare. Le giocate di uno straripante Joshua Zirkzee sono rese funzionali dalla precisione e attenzione tattica di Ferguson, i cui inserimenti gli hanno permesso fin qui di segnare 4 reti. Remo Freuler, dopo un periodo di assestamento, ha preso in mano le redini del centrocampo permettendo ai compagni di offrire un gioco più offensivo e velocizzare la transizione. Moro e Aebisher si alternano sfornando prestazioni di assoluto livello e continua crescita.
I rossoblù possono contare su tre difensori centrali tra i più forti del campionato: Calafiori, Beukema e Lucumi. Thiago Motta ha combinato le loro diverse caratteristiche per creare una difesa granitica, solo 12 gol subiti in 17 giornate, e che offre molteplici soluzioni in fase di possesso. Se Posch è tornato ad offrire le prestazioni straripanti dell'anno scorso, dall'altro lato Kristiansen non ha ancora espresso il suo reale potenziale. Lykogiannis, De SIlvestri e Corazza, quando chiamati in causa, hanno dimostrato di essere ottime alternative. L'ultimo mese tra i pali ha mostrato come il Bologna abbia due portieri di primissima fascia: il “cinno” Federico Ravaglia e l'esperto Lukaks Skorupki.
Thiago Motta per la seconda parte di stagione spera di riuscire a valorizzare anche altri ragazzi che per infortuni o poco spazio riservatogli non hanno ancora espresso tutto il loro potenziale, tra cui: Jesper Karlsson, El Azzouzi e Giovanni Fabbian. Senza dimenticare che a gennaio riapre il calciomercato con i rossoblù che si sono già mossi per strappare il sì di Castro del Velez.
La mossa tattica di Thiago Motta
Nella gara contro l'Atalanta Thiago Motta ha sorpreso tutti schierando John Lucumi sulla fascia sinistra e Riccardo Calafiori difensore centrale, posizione in cui ha offerto enorme sicurezza fino ad ora. Questa soluzione ha permesso alla retroguardia rossoblù di controllare meglio sia i lunghi cross degli esterni dell'Atalanta sia la velocità delle varie punte bergamasche, dimostrazione evidente della grande preparazione tattica da parte dello staff bolognese.
Una romantica atmosfera per l'ultima in casa
Il Dall'Ara indossa il vestito più romantico per salutare l'ultima gara dell'anno in casa e spingere la squadra verso tre punti essenziali per la corsa all'Europa. I 28.082 spettatori creano un'atmosfera da brividi per tutto il match, dove tensione e sofferenza non sono mancate fino al fischio finale. Il popolo rossoblù applaude e si emoziona davanti ad una squadra che ha riportato in città una voglia di sognare che mancava da intere generazioni. La cornice rossoblù viene coronata da un tramonto da cartolina che rende il pomeriggio una meravigliosa storia da raccontare per molti anni a seguire. Un Bologna che emoziona e un popolo che vuole continuare a sognare: gli ingredienti giusti per strappare un biglietto europeo.
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