Un punto per fermare l'emorragia di sconfitte: l'analisi tattica di Bologna-Empoli
Al Dall'Ara le due squadre si dividono la posta in palio con un pareggio che in questo momento accontenta un po' tutti
In un umido e tiepido pomeriggio di metà febbraio, al Renato Dall'Ara, Bologna ed Empoli si dividono la posta in palio con un pareggio a reti bianche. Un punto a testa che permette ad entrambe le formazioni di interrompere l'emorragia di sconfitte subite da inizio 2022 a questa parte. Il Bologna era infatti reduce da ben 3 partite perse, l'Empoli, invece, da 2 con 9 gol totali subiti. Numeri abbastanza critici da ambo le parti, che hanno costretto le squadre a giocare con il freno a mano tirato, più con la paura di perdere che con la voglia di vincere. D'altronde questo concetto è stato apertamente espresso proprio da Mihajlovic nella conferenza stampa post gara che ha affermato “quando non si vince è meglio pareggiare che perdere." Ne è nata quindi una partita molto equilibrata, con qualche occasione interessante sia per i rossoblù che per i toscani, ma quando, col passare dei minuti, l'impressione era che nessuna delle due formazioni potesse dare la zampata vincente, ecco emergere la paura e l'intenzione di portare a casa almeno mezzo bottino.
Primo punto dell'anno per i rossoblù che stanno provando a ritrovare fiducia, condizione fisica e uomini. E' poi logico pensare che il Bologna, però, possa e debba fare di più. Questo perché non può essere normale che l'Empoli, dopo un solo anno di Serie A, e con una rosa oggettivamente meno qualitativa dei rossoblù, si trovi al momento sopra in classifica di 2 punti.
LA FORMAZIONE
Bologna che nella partita di ieri ha riaccolto finalmente in campo Schouten, alla quarta presenza stagionale. Assetto tattico ancora una volta improntato sul 1-3-5-2 da parte di Mihajlovic, che con un'unica assenza pesante, quella di Hickey, ha cercato di sistemare al meglio la squadra. Ecco quindi Vignato al posto dello scozzese, un azzardo tattico quasi obbligato; Schouten, come dicevamo, nuovamente al centro del campo a dettare il gioco e reparto offensivo affidato alla coppia Orsolini-Arnautovic. Per il tridente, con l'aggiunta di Barrow, si dovrà quindi aspettare ancora, anche se il tecnico serbo non ha assolutamente chiuso a questa opzione in vista delle prossime partite. Chissà se già a partire dalla trasferta a Roma con la Lazio.
Empoli che ha invece insistito sul 1-4-3-2-1, descritto come modulo base in fase di presentazione della squadra di Andreazzoli. La sorpresa è stata la titolarità di Asllani, giovane centrocampista classe 2002 della Primavera, che si sta ritagliando sempre più minutaggio anche in prima squadra. Reparto offensivo affidato alla qualità di Bajrami e di Pinamonti.
LA PARTITA
La partita del Dall'Ara è cominciata con un Empoli molto aggressivo, in costante pressione alta sui giocatori del Bologna. Un atteggiamento propositivo da parte degli ospiti che fin dai primi minuti hanno cercato di indirizzare la gara dalla loro parte.
La prima occasione è infatti stata per la formazione di Andreazzoli dopo neanche 10' di gioco.
Nella sequenza di immagini 1 e 2 possiamo notare come l'Empoli abbia provato a togliere riferimenti difensivi al Bologna: in un primo momento Pinamonti si è staccato dalla linea difensiva per aprirsi in ampiezza sulla fascia di sinistra. Questo ha permesso di svuotare momentaneamente il centro del campo. Con la sovrapposizione di Parisi, che è andato poi in 1 contro 1 con De Silvestri, l'attaccante dell'Empoli ha quindi effettuato un contro-movimento tornando a riempire l'area di rigore. Sul cross del compagno, Pinamonti è riuscito a prendere il tempo e a sorprendere la linea difensiva del Bologna, schierata in maniera tutto sommato ordinata. Skorupski è stato bravo a metterci una pezza.
Il primo vero squillo del Bologna è arrivato invece a metà della prima frazione di gioco. Come vediamo nell'immagine 3 su possesso palla di Theate, il vero costruttore di gioco del reparto arretrato, Arnautovic ha effettuato un movimento fuori linea, con conseguente marcatura stretta del difensore dell'Empoli che è statp costretto a seguirlo. L'attaccante austriaco è infatti maestro in questi tipi di tagli per aprire le difese. Nello spazio che si è venuto a creare centralmente si è infilato Soriano, che ha sempre tempismo e intelligenza nel leggere queste situazioni. Arnautovic è andato quindi a servire il numero 21 rossoblù in quello spazio, e quest'ultimo, arrivando nei pressi di Vicario, ha potuto calciare direttamente in porta. Una bella trama offensiva e movimenti che si sono rivelati importanti nello scardinare la difesa avversaria.
La splendida traversa di Arnautovic al 35' ha fatto andare il Bologna vicino allo sbloccare la partita, facendo alzare i tifosi dai seggiolini rossi e blu del Dall'Ara. C'è poco di tattico in questa giocata prettamente individuale, ma è stato interessante lo sviluppo ad inizio azione di Vignato che molto abilmente, in una situazione di forte pressing avversario, è riuscito ad aprire il campo per De Silvestri facendo saltare totalmente la linea di pressione dell'Empoli.
Al minuto 38' i toscani hanno risposto con un'altra giocata prettamente individuale con Stojanovic. Le transizioni verticali sono una delle armi della formazione di Andreazzoli. Una volta riconquistata palla, addirittura al limite della propria area di rigore, l'Empoli è ripartita con un “coast to coast” con protagonista Stojanovic. Il terzino sloveno ha seminato il panico praticamente da solo, costringendo i 3 difensori del Bologna a scappare all'indietro fino all'area di rigore presieduta da Skorupski. E' stato poi un intervento splendido e puntuale di Soriano a impedire il tiro in porta del classe ‘95 dell'Empoli (immagine 4).
Il secondo tempo si è aperto in maniera piuttosto contratta. Le occasioni che nel primo tempo non hanno permesso alle squadre di sbloccare la partita hanno fatto tornare in campo le due formazioni con uno spirito più conservativo. Tanto che la prima vera occasione da gol è arrivata quasi al 70', ma per l'Empoli. Un bel passaggio in verticale di Stojanovic per Bajrami ha permesso ai toscani di aprire un varco in profondità alle spalle della linea di difesa del Bologna (immagine 5). Sul cross dello stesso Bajrami, con direzione area di rigore, Verre ha provato uno ‘scavetto’ per superare Skorupski. La palla, però, per nostra fortuna è terminata fuori (immagine 6).
Una situazione in cui il Bologna si è fatto sorprendere troppo facilmente alle spalle e soprattutto la linea difensiva è stata troppo pigra nello scappare indietro per assorbire la profondità concessa a Verre in area.
L'Empoli è poi andato nuovamente vicino al gol con una giocata individuale dell'ex Di Francesco. Il figlio d'arte, dalla zona sinistra del campo si è accentrato, facendo poi partire una conclusione improvvisa che ha baciato letteralmente il palo e si è spenta sul fondo.
La partita di ieri, infatti, ha dato l'idea di potersi sbloccare soltanto con delle giocate individuali dei calciatori maggiormente qualitativi.
Nei rossoblù gli esordi promettenti dei nuovi acquisti Aebischer e Kasius hanno dato l'idea di poter avere una coperta più lunga in vista del girone di ritorno. Soprattutto il giovane olandese, classe 2002, è entrato in campo dimostrando di avere corsa, spregiudicatezza e personalità, creando spesso i presupposti per occasioni interessanti. Tra queste troviamo un bel cross in area, però prontamente ribattuto dagli ospiti, e un tiro col piede debole, il sinistro, fermato da Vicario.
La partita si è poi trascinata al triplice fischio senza sbloccarsi. Un punto che ci permette di tirare il fiato, dopo 3 sconfitte, e soprattutto di provare a riacquisire quella fiducia che il 2022 ci ha temporaneamente tolto. Testa alla prossima, in una trasferta complicata contro la Lazio, con l'obiettivo di tornare a fare bottino pieno: chissà che non sia davvero la volta buona.