L'edizione odierna del Resto del Carlino si concentra sull'ultimo mercato in entrata del Bologna. L'ultima campagna acquisti era probabilmente una delle più difficili, per certi versi, data la situazione in cui si è trovato il club in appena una stagione.

Infatti, per quanto sia stato un sogno per tutti i tifosi, non è assolutamente facile, dal punto di vista della programmazione, per una squadra abituata a navigare nelle acque tranquille di metà classifica trovarsi in appena un anno a dover fronteggiare tre competizioni, tra cui la Champions League.

Si sarebbe potuto fare meglio?

Fuori Zirkzee, su cui però il Bologna non ha potuto fare granchè data la clausola, e Calafiori, sulla quale l'Arsenal ha investito una cifra troppo alta per permettere al Bologna di “dire di no”. 

Oltre ai due big hanno salutato anche Van Hooijdoonk, direzione Cesena, Bonifazi, che si è accasato in prestito a Lecce, e Ilic, che ha fatto ritorno al Partizan Belgrado con la stessa modalità. A questi vanno aggiunti anche i mancati riscatti di Alexis Saelemaekers e Victor Kristiansen.

Sono arrivati, tuttavia, tanti giocatori per permettere ad Italiano, altro “acquisto” dato l'addio di Thiago Motta, di avere una rosa più lunga. Dentro Erlic e Casale per rimpinguare il pacchetto di difensori centrali mentre Holm e Miranda hanno garantito alternanza sugli esterni. 

Martin Erlic e Yoan Bonny
Martin Erlic e Yoan Bonny (ph. Image Sport)

A centrocampo è arrivato Pobega, pupillo di Italiano già dai tempi dello Spezia e sugli esterni sono arrivati Cambiaghi e Iling Jr., complice il grave infortunio dell'ex Empoli e Atalanta.

Gli ultimi due arrivi, non in ordine cronologico, sono stati Dallinga, arrivato per sostituire Zirkzee e il giovane Dominguez.

Se il mercato sarà fallimentare è presto per dirlo, ma i dati, ad oggi, sono tutt'altro che incoraggianti.

L'impatto dei neo acquisti

Probabilmente, ad oggi, il migliore tra i neo arrivati è Erlic, MVP anche contro il Parma. Per giunta il croato è, ironia della sorte, probabilmente l'acquisto su cui più tifosi hanno storto il naso. Per lui, tuttavia, solo 4 presenze in Serie A

Miranda, arrivato a zero e definito come un possibile crac, ha spesso fatto panchina a Lykogiannis che, a sua volta, l'anno scorso era relegato a riserva di Kristiansen che, non ce ne voglia il danese, era probabilmente l'anello debole della squadra rossoblù.

Pobega, invece, complici vari problemi fisici, ha raccolto sin qui appena due gettoni, uno in Italia e uno in Europa, senza incidere.

Veniamo all'attacco dove, causa infortunio, Cambiaghi non si è mai visto e Iling Jr, arrivato in prestito secco per sostituire Nicolò, ha segnato un gol, bellissimo, nel concitato finale di Como.

L'ultimo neo arrivato è Dallinga, su cui tutti riponevano grandi aspettative ma che, fino ad oggi, ha ampiamente deluso tanto che, nonostante l'esborso importante, l'olandese è a tutti gli effetti la seconda scelta di Santi Castro.

La realtà dei fatti è che, ad oggi, Italiano stia giocando con la stessa squadra titolare dell'anno scorso ma senza Zirkzee, Saelemaekers, Kristiansen e Calafiori, oltre all'infortunato Ferguson.

Con qualche alternativa in più, è vero, ma da una squadra che deve affrontare la Champions League e provare a confermarsi in campionato, ci si aspettava sicuramente altro…

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