Alla vigilia della gara valevole per la ventisettesima giornata di Serie A tra Bologna e Cagliari, in programma domenica 1 marzo, alle ore 15, allo stadio Renato Dall'Ara, è intervenuto il tecnico felsineo Vincenzo Italiano. L'allenatore rossoblù ha parlato così ai microfoni della sala stampa del centro tecnico Niccolò Galli.

Su come non soffrire con le squadre che si chiudono molto

È un dato di fatto che nelle ultime partite contro chi lotta per obiettivi diversi dal nostro abbiamo faticato. Dobbiamo mettere sempre la stessa determinazione e la stessa qualità. In questo momento siamo diversi da quando giochiamo in casa o andiamo lontano dal nostro stadio, dobbiamo cercare di migliorare, però domani torniamo davanti al nostro pubblico e mi auguro che ci sia la solita voglia di spingere i ragazzi dal primo al 90esimo. Rispetto a quello che abbiamo fatto vedere con Lecce, Empoli e Parma nel momento in cui dovremmo stare per un bel po' di minuti nella loro area dovremmo rischiare gli uno contro uno ed essere intraprendenti. A parte Parma non siamo mai usciti dalle partite, dobbiamo continuare su questo trend e fare qualcosa di più in fase offensiva.

Su Orsolini

Orsolini è stato sacrificio giovedì per la tipologia di partita che avevamo preparato e penso che tornerà dal primo minuto domani. Ritrovarlo con la sua concretezza ci può dare quell'apporto diverso che dicevamo prima.

Su Dallinga

Dallinga ha un fastidio a livello del pube che si trascina da un bel po':  a volte è un fastidio che dà noie superiori, a volte scompare, però l'ho visto bene quando è entrato con il Milan. È un problemino che tra alti e bassi si porterà fino a fine stagione. Domani vedremo se giocherà: in tanti hanno avuto poco tempo per recuperare.

Sul ct dell'Argentina Scaloni

Convocherà un giocatore che non ha mai chiamato prima? Non lo sapevo. Sarebbe fantastico per la società di Bologna se fosse uno tra Castro e Dominguez. È l'obiettivo di tutti vestire la maglia del proprio paese. In tanti vivono per quello, incrociamo le dita. 

Benjamin Dominguez e Santiago Castro
Benjamin Dominguez festeggia con Santiago Castro il gol al Monza (ph. Image Sport)

Su Odgaard

È stata una forzatura su Odgaard perché aveva fatto due allenamenti. Le gestioni non sono mai tutte uguali, con alcuni si può aspettare mentre con altri quando sei obbligato puoi forzare la mano. Ho tolto 5 minuti a Fabbian che per domani possono essere importanti e aver recuperato Jens è un valore aggiunto per la squadra per quello che può darci.

Sul Cagliari

Le abbiamo riviste le immagini della partita d'andata, avevamo fatto 70 minuti bene: partita completa per atteggiamento e qualità, abbiamo avuto la bravura di essere compatti. Sono passati tanti mesi, sia noi che il Cagliari siamo diversi. Noi siamo cresciuti e la gente ha capito in maniera più approfondita quello che dobbiamo fare. Se manteniamo quello spirito anche lontano dal Dall'Ara possiamo dire la nostra. Cagliari è una squadra difficile: a Bergamo ha disputato una grande partita, ha gente che batte bene le palle inattive, sono veloci davanti, dovremmo essere attenti e percepire il pericolo che potrà arrivare da tutte le parti.

Sul percorso fin qui del Bologna 

A Valles non vedevo l'ora di conoscere tutti i ragazzi e avere il blocco squadra a disposizione. Con l'arrivare in ritardo da parte di qualche giocatore poteva darci qualche problema. Ero convinto che nel momento in cui saremmo stati bravi a scollinare avremmo avuto un periodo bello. Ora non dobbiamo staccare e abbandonare questo obiettivo che abbiamo raggiunto (semifinale di Coppa Italia). Abbiamo dei difetti, ma abbiamo tanti pregi: carattere, capacità di rimontare, crescita sotto l'aspetto fisico. La qualità di base c'era, l'abbiamo alimentata e ci sta permettendo di competere con le più forti. Adesso non vogliamo più fermarci, ma ci pensaremo più avanti all'Empoli. L'unico pensiero è di non mollare e ritagliarci belle soddisfazioni, sarebbe un peccato staccare la spina adesso. 

Sulle rimonte compiute

Dato bellissimo che dimostra il grande carattere e lo spirito che ha la squadra. È successo sia in casa che fuori: chi va dentro dà un grande apporto ed è determinante anche in un quarto d'ora. 

Sul pallone calciato in curva

È un rito scaramantico. De Silvestri mi ricorda subito di farlo e poi è anche per dare un'occhiata a questo pubblico che per noi è il dodicesimo uomo in campo. Faccio un appello anche per domani: mi auguro si possa avere uno stadio pieno con l'atmosfera delle ultime partite. Dobbiamo far vedere alla gente che sudiamo la maglia e che abbiamo rispetto per loro. 

Riccardo Orsolini
Riccardo Orsolini (ph. Image Sport)

Su De Silvestri e il fallo non commesso su Leao

È stato bravissimo subito nel farsi venire in mente di non commettere fallo. Mi ha detto che mi ha pensato e per me questo è un successo più grande di un gol salvato o di una rete realizzata perché significa essere entrato nella testa dei giocatori. In questi casi posso dire “Ho vinto”. Bravissimo Lollo a non farsi prendere dalla voglia di intervenire, l'esperienza serve a quello. Rimanere in inferiorità quest'anno ci è costata tantissimo e con il Milan sarebbe significato Leao 7-0 Bologna.

Su Dominguez

Batto su questo aspetto. È un attaccante e non un esterno da piede sulla linea. Loro devono saper lavorare, sentire la porta. Benji è riuscito a ricevere 4 palloni e provocare l'avversario nell'area di rigore. L'ho visto più presente e nel momento in cui porti nelle partite quel lavoro settimanale significa che c'è applicazione. Ndoye sta crescendo ed è già a 6 reti, Orso lo conosciamo e può crescere quando tornerà in condizione: a riempire la casella dei gol ci si arriva se ci mettiamo in testa di essere attaccanti. 

Su Dominguez trequartista

A Parma nell'assalto finale lo abbiamo utilizzato in quella zona, ma ci si dovrebbe lavorare come fatto con Odgaard perché quando sei abituato a lavorare su determinate mattonelle c'è bisogno di adattamento. Lui quando si accentra può esprimersi nel migliore dei modi. Nell'ultima partita ha dimostrato anche generosità ricorrendo Jimenez e vincendo contrasti difensivi.

Su Cambiaghi

Cambiaghi nei 6 mesi che non c'è stato è stata un'assenza importante. Quando subentra con la sua velocità ed il suo spunto nell'1vs1 è fondamentale. Poi è un generoso e lavora anche per l'assist. Deve migliorare anche lui dal punto di vista realizzativo, ma è un ragazzo intelligente e ci arriverà. In estate abbiamo deciso di portarlo qua per queste caratteristiche. Domiguez ha fatto una gara strepitosa e quando il compagno subentra nella stessa maniera ci permette di mantenere un livello di intensità altissimo. 

LEGGI ANCHE: Cagliari, Nicola: "Si vede parecchio la mano di Italiano. Il Bologna è molto aggressivo"

Bologna-Cagliari, i convocati: scelte quasi obbligate. Ecco gli assenti
Cagliari, Nicola: "Si vede parecchio la mano di Italiano. Il Bologna è molto aggressivo"

💬 Commenti