Per una situazione che sta lentamente tornando alla normalità, ci sono gli effetti di 48 ore di maltempo ininterrotto che ha colpito nuovamente l'Emilia-Romagna.
Situazione delicatissima a Faenza e nel Ravennate nei territori di Bagnacavallo, Lugo e Cotignola, mentre nel Cesenate il Comune più colpito è Modigliana.
Meno interessato il Bolognese, dove le criticità maggiori sono da associare alla rottura degli argini del fiume Idice che ha provocato più di 200 sfollati nei soli territori di Budrio e Molinella. Scenario diverso rispetto ai centri urbani, in cui la nuova ondata di maltempo non ha generato particolari danni.

Allagamenti
Allagamenti

Il report della Città metropolitana di Bologna parla di 253 persone evacuate, sulle prime stime dei danni si esprime il sindaco Matteo Lepore: “Almeno 10 milioni di euro". La speranza è che il bilancio non si aggravi per il rischio frane: si tengono monitorate le strade provinciali Casalfiumanese, Montanara e Sillaro. Ma a tranquillizzare i cittadini è il presidente della regione Emilia-Romagna Irene Priolo: “La situazione è difficile, però grazie ai tanti cantieri che abbiamo fatto la situazione è meno drammatica del previsto”. In provincia preoccupa la frazione di Botteghino di Zocca, Pianoro, dove il torrente Zena ha allagato il piccolo centro e provocato lo sfollamento di 300 persone.

Per il miglioramento delle condizioni meteo, nella giornata odierna è prevista la riapertura delle scuole di ogni ordine e grado nel Bolognese. Ancora chiusi i plessi del Ravennate a causa dell'allerta rossa per criticità idrauliche e idrogeologiche.














 

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