Bologna, Ferguson: vi racconto tutto, la paura, il rientro, Motta e Italiano
Il centrocampista classe 1999 ha rilasciato una lunga intervista al Corriere di Bologna, ecco quanto ha dichiarato
Dal suo arrivo dall'Aberdeen nell'estate del 2022 per appena 2 milioni di euro per Lewis Ferguson è stata una rapida escalation nell'elite del calcio italiano. Il centrocampista scozzese classe 1999 è senza ombra di dubbio tra i migliori interpreti del ruolo nella nostra Serie A.
Sessantatre presenze in campionato con la maglia del Bologna condite da 13 gol e 4 assist, per una media di una rete ogni 388 minuti. Thiago Motta non poteva fare a meno di lui, lo stesso verosimilmente accadrà anche al suo rientro con Italiano in panchina. A proposito di tutto ciò, infortunio, paura, rientro e guida tecnica il classe 1999 ha rilasciato una lunga intervista al Corriere di Bologna in cui ha raccontato tutto ciò.
Ferguson: vi racconto tutto
Andiamo ora a riportare le parole di Lewis Ferguson in merito al suo stato di salute e alla possibile data sul rientro:
Finalmente sto bene. Mi alleno e con il preparato atletico Paolo Aiello ho ripreso a correre, il ginocchio lo sento forte. Quando rientrerò? Non c’è un giorno specifico, ma tutto sta procedendo bene e credo che da fine mese potrò cominciare ad allenarmi in gruppo, diciamo 2-3 settimane per iniziare ad andare in panchina. Servirà tempo per raggiungere il livello della passata stagione, sia fisico sia tecnico
Sulla paura di non poter tornare come prima e sul periodo più difficile:
Dopo l’operazione non ti puoi muovere, non puoi camminare, sei impossibilitato a fare qualunque cosa. Per forza hai paura di non tornare quello che eri. Ora però quando corro, faccio i cambi di direzione o tiro, mi sento sicuro e non penso più alle brutte cose che mi sono passate per la testa. E' stato difficile vivere una vita normale per uno come me, abituato ad allenarsi ogni giorno, a correre, a fare il mio lavoro. Per tre settimane è stato un inferno. Non mi potevo muovere, quanto stavo per troppo tempo in una posizione sentivo male. In quei momenti di vengono i pensieri peggiori
Non solo di questo però, Ferguson parla anche di Thiago Motta e Vincenzo Italiano e sulla transizione da un tecnico all'altro. Andiamo di seguito a riportare quanto dichiarato.
Le parole sulla transizione da Motta a Italiano
Ecco quanto dichiarato dal classe 1999 a riguardo:
Serve tempo a tutti. Al tecnico per portare le proprie idee, ai calciatori di adattarsi. Non abbiamo giocato male in questo inizio, ma ci è mancato qualcosa, piccoli dettagli: l’ultimo passaggio, l’ultima azione, l’ultimo tiro. È normale, ma vedo anche tante cose buone. Italiano è molto carico, quasi aggressivo, come il modo in cui giochiamo: alti, veloci, creiamo occasioni ma dobbiamo trasformarle in gol. Per me è difficile dare un giudizio, non mi alleno ancora con la squadra, lo farò tra un paio di settimane. Sono convinto che nel tempo miglioreremo. L’allenatore ha la stessa mentalità vincente, uguale. E la mentalità che avevamo l’anno passato era incredibile.
Successivamente una chiosa finale su quale sia in questo momento il suo sogno: “Non mi ero mai infortunato. E' stato il più lungo periodo della mia vita, molto triste. Voglio soltanto tornare a giocare con i miei compagni,questo è il mio sogno”.
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