Federico Ravaglia, nato e cresciuto sotto le Due Torri, si è raccontato in una lunga intervista a Il Resto del Carlino attraversando temi che variano dall'Europa al rapporto con la famiglia, dal passato del Bologna alla stagione in corso.

Di seguito riportiamo alcune delle sue parole sull'ex allenatore Sinisa Mihajlovic e sul supporto con la famiglia.

Sulla scelta di fare il portiere

“Ho sempre avuto le idee chiare: al primo allenamento col Progresso a 5 anni mi sono presentato con i guanti e i pantaloni lunghi imbottiti. Colpa di due persone: mio papà che giocava in porta e Gigi Buffon, il mio idolo da bambino. L'ho sfidato due volte, quand'ero in prestito a Frosinone e lui era tornato al Parma. Custodisco gelosamente le sue maglie: mi ricordano da dove sono partito e dove sono arrivato.”

Mihajlovic ci aveva visto bene

A Sinisa sono legatissimo. Mi fece debuttare in A. E' stato forse il primo a credere veramente in me. Lo ricordo come un guerriero, ma in fondo buono, molto umano. E ci tengo anche a citare Luca Bucci, il preparatore di allora: mi ha aiutato tanto."

Federico Ravaglia
Federico Ravaglia (ph. bolognafc.it)
Serie A: la classifica per monte ingaggi, la posizione del Bologna
Bologna, Ravaglia sicuro: "Italiano ci ha fatto sentire importanti. Su Dallinga e Orsolini..."

💬 Commenti