Bologna, parla l'ex: "Non è mai facile. Col Monaco me lo auguro"
Le parole del campione rossoblù sul Bologna del passato, presente e futuro
Cosa significa Bologna
La mia seconda casa: anzi la prima. Perché qui mi sono trasferito con la famiglia quando giocavo e qui ho scelto di vivere. Da calciatore credo di aver dato qualcosa ai bolognesi, ma i bolognesi a me hanno restituito tanto.
L'avventura in Champions del Bologna
Per un calciatore è un sogno che s'avvera. Un bambino che gioca a calcio sogna tre cose: giocare in nazionale, vincere lo scudetto e fare le coppe. A maggio uno di quei tre sogni per i calciatori del Bologna è diventato realtà e mi auguro che martedì col Monaco si possa fare quel colpo da tre punti che certo non potevi fare in casa di un Liverpool o di un Aston Villa. Però prima pensiamo al Lecce.
Che sogni aveva da bambino?
A Cornaleto non c'erano tanti sogni da coltivare. Mai avrei immaginato allora di arrivare in serie A, men che meno di diventare Mitico per una città importante come Bologna. Ma il calcio spesso riserva sorprese.
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