Bologna, direzione Salerno con l'obiettivo della porta inviolata
Le statistiche evidenziano il rendimento difensivo generale, con una netta distinzione tra il Dall'Ara e le mura nemiche
Nel 2023 il Bologna sembra aver cambiato rotta (non che prima stesse navigando in situazioni disastrose) per quanto riguarda i gol incassati. Se l'attacco, complice le diverse assenze, stenta a decollare, ciò non si può certamente dire per il reparto difensivo, in continua crescita.
L'edizione del Corriere dello Sport-Stadio ci mostra come il Bologna, per quanto possa aver sistemato l'assetto in fase di non possesso, lontano dal Dall'Ara non riesce a mantenere il fantomatico “clean sheet” (l'ultimo risalente a Genova, l'ultima giornata dello scorso campionato). Due penalty all'Olimpico e a Marassi hanno rimandato l'appuntamento, mentre a Torino, Udine e Firenze i gol incassati sono arrivati per manovra avversaria. In casa, invece, la musica suona un'altra melodia: porta inviolata con Lazio e Inter nelle ultime due gare casalinghe. In questo nuovo anno Skorupski è stato trafitto solo 9 volte nelle 11 gare disputate, e solo l'Atalanta è stata in grado di segnare più di una rete nella stessa partita.
Thiago Motta sembra aver stabilito un'ordinamento gerarchico ben definito, con Skorupsky -non solo per scelta quasi forzata- più sicuro ora anche in fase di costruzione; Lucumì, perno indiscusso della retroguardia rossoblù a partire dalla gara successiva della debacle allo Stadium; Posch, nato centrale ma traslato terzino -lo aveva già fatto sebbene per poco- facendo fronte ad una maggior affinità alla fase realizzativa. Il duello Cambiaso-Lykogiannis, dopo un inizio altalenante, il tecnico italo-brasiliano ha preferito il giocatore di proprietà della Juventus; mentre per il compagno di reparto da affiancare al centrale colombiano, inamovibile, continuano le rotazioni tra Soumaro, Bonifazi e Sosa, con il primo che par poter essere in vantaggio sugli altri due.