Al termine di Hellas Verona-Bologna, partita purtroppo persa meritatamente dai rossoblù per 2-1 poco più di una settimana fa, le prime parole che mi erano venute in mente di dire sul match erano state “che peccato”. Fu un breve e lapidario commento causato dalla brutta prestazione dei ragazzi di Thiago Motta, che contro la formazione scaligera avevano sprecato una bella opportunità per continuare a volare e non perdere il terreno dalle prime sette squadre in classifica. E anche ieri, dopo Bologna-Juventus, il mio pensiero finale è stato piuttosto simile, ma questa volta dettato non da una brutta prestazione dei rossoblù quanto piuttosto dalla consapevolezza che questa partita, con un pizzico di cattiveria in più, mancata soprattutto in fase di finalizzazione, e con un po’ più di attenzione in fase difensiva poteva pure essere vinta. Il Bologna, soprattutto nel secondo tempo (nei primi quarantacinque minuti invece, nonostante il gol in apertura di match di Riccardo Orsolini, è stata la Juventus ad avere le occasioni più importanti, tra cui un calcio di rigore tirato in maniera pessima da Akradiusz Milik), ha infatti avuto diverse opportunità per poter passare nuovamente in vantaggio dopo il gol del pareggio dei bianconeri, ma sia gli interventi dell’ottimo Wojciech Szczesny che quella mancanza di cattiveria già citata in precedenza non hanno permesso ai rossoblù di poter portare a casa tre punti che sarebbero stati a dir poco clamorosi (giova ricordare che il Bologna non vince in casa con la Juventus dal novembre del 1998, quindi non proprio l’altro ieri). A tal proposito, credo proprio che quelle occasioni capitate sui piedi di Michel Aebischer e di Joshua Zirkzee e sulla testa di Stefan Posch me le sognerò durante tutte le prossime notti, così come le tante potenziali chances avute ma non sfruttate da Musa Barrow, che ieri ha giocato a mio avviso l’ennesima gara sottotono. Non vorrei tornare poi sull’argomento, ma questa partita mi ha dato una sensazione che ho già vissuto in altri frangenti: con Marko Arnautovic a disposizione e totalmente sano (e questo è un asterisco importante, su cui è giusto che Thiago faccia le sua valutazioni) non so se il risultato al termine dei novanta minuti sarebbe stato lo stesso. Già contro l’Hellas, ma non solo, la sensazione era stata la stessa, e questa partita mi ha confermato ulteriormente questa mia percezione. Tutto questo per dire alla fine una cosa sola: torna presto Marko, perché abbiamo tutti tremendamente bisogno di te e del tuo immenso talento.

Alla fine, ad ogni modo, si può però dire che il pareggio è stato probabilmente il risultato più giusto, visto e considerato che i due migliori in campo sono stati i due portieri polacchi Lukasz Skorupski e Wojciech Szczesny, autori entrambi di alcuni interventi prodigiosi (è assolutamente clamorosa la doppia parata su Fagioli dell’estremo difensore rossoblù a metà del primo tempo). Per il Bologna, oltre allo stesso Skorupski, si possono citare anche le ottime prestazioni di Jerdy Schouten, ancora una volta dominante in mezzo al campo, Riccardo Orsolini, autore del gol e sempre molto pericoloso in attacco (nonché miglior marcatore italiano del 2023 insieme a Berardi, hai capito Mancini?), e Adama Soumaoro, anche lui all’ennesima ottima prestazione al centro della difesa (rinnovategli immediatamente il contratto, per favore). Dall'altro lato, oltre al già citato Barrow, non è stata ottima neanche la gara di Stefan Posch, che da qualche settimana mi pare abbastanza stanco (forse un turno di riposo gli potrebbe fare bene, soprattutto ora che è rientrato Cambiaso). Detto tutto questo, nonostante il risultato non sia stato soddisfacente al 100%, un 1-1 ottenuto contro la Juventus rimane un punto comunque molto importante, che permette ai rossoblù di non perdere alcuna posizione in classifica e di guardare al futuro con quell’ottimismo che era stato un po’ perso dopo la sconfitta di Verona. Si tratta anche del quinto risultato utile consecutivo ottenuto dal Bologna tra le mura casalinghe, e pure questo è un dato assolutamente ragguardevole e che legittima il grande lavoro di mister Thiago Motta (caso mai ce ne fosse bisogno).

Archiviata dunque la partita contro la Juventus, ora per il Bologna ci saranno due trasferte consecutive a stretto giro di posta contro Empoli e Sassuolo (due squadre ostiche ma sulla carta certamente inferiori ai rossoblù). Saranno due occasioni importanti per racimolare altri punti preziosi e per continuare a mantenere l’ottavo posto, che con la possibile esclusione dalle coppe europee della stessa Juventus (che al momento rimane comunque ancora un’ipotesi non sostenuta da fatti concreti) potrebbe addirittura valere un posto in Conference League. Qui lo dico e qui lo nego: se i ragazzi di Thiago Motta non porteranno a casa almeno quattro punti da queste due uscite l’ottavo posto non so se sarà ancora così saldo. La Fiorentina, che ieri ha strapazzato una derelitta Sampdoria per 5-0, sembra infatti non voler fermare in alcun modo la sua corsa, e anche altre squadre come Monza, Torino e lo stesso Sassuolo paiono in grande forma. Nel frattempo, per il Bologna, sarà importante ricaricare subito tutte le energie fisiche e nervose, che con due match nel giro di cinque giorni dovranno per forza di cose essere al massimo. E una piccola chiosa finale: se un pareggio contro la Juventus viene visto da molti, incluso il sottoscritto, con un pizzico di amarezza vuol dire che il vento sta veramente cambiando a Bologna. E da questo punto di vista i meriti di Thiago Motta sono indiscutibili.

Bologna, trattenere Motta per altre serate così
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