Al Dall'Ara, al termine del successo del Bologna nella settima giornata di Champions League contro il Borussia Dortmund (2-1 il risultato finale firmato dal rigore di Guirassy e dalle reti di Dallinga e Iling Junior), è intervenuto Vincenzo Italiano. Il tecnico rossoblù ha parlato così ai microfoni della sala stampa.

Sul primo storico successo del Bologna in Champions League

C'è grande felicità ed emozione. Siamo riusciti a dare questa gioia a questo stadio fantastico. Sono contento per come l'abbiamo preparata e come l'abbiamo vissuta già dalla rifinitura di ieri. L'unico neo è quello che è successo ad Orsolini, per il resto è stata una serata memorabile. Vinco la mia prima gara in Champions League: è una cosa fuori da ogni sogno. Ringrazio tantissimo i ragazzi per questa grande prestazione. Era da un bel po' che uscivamo con rammarico da queste partite di Champions, questa sera - anche se siamo stati eliminati - finalmente ci togliamo una soddisfazione immensa. Ho visto una voglia di vincere incredibile. Rimaniamo nella storia. Dispiace perché siamo fuori ma questo è parte di un percorso e portiamo a casa informazioni utili per il futuro. 

Sulle verticalizzazioni di Lykogiannis che hanno messo a ferro e fuoco la difesa tedesca

Abbiamo visto a fine primo tempo la loro linea difensiva altissima e ho capito che potevamo attaccare la profondità molto di più. Dovevamo andare verticali nei corridoi e ci siamo riusciti. Dopo il pareggio loro non scappavano in maniera corretta e ho chiesto di continuare a provare quel tipo di giocata. 

Sull'uscita dal campo di Freuler

Ho sacrificato Remo sia per dargli riposo, sia perché era nervoso e mi ha chiesto lui il cambio perché era arrabbiato per l'arbitraggio: bravo lui ad aver capito la situazione. 

Vincenzo Italiano
Vincenzo Italiano in conferenza stampa

Sulle condizioni di Orsolini

Ha sentito tirare dove si era fatto male con il Monza in Coppa Italia (flessore della coscia destra, ndr). Peccato perché l'avevamo trovato 4/5 volte libero e poteva fare ancora male. Dispiace molto per lui, è l'unico neo della serata.

Tre finali in carriera da allenatore per Italiano, ma il primo successo in Champions ha un sapore particolare

Questa è una competizione che da bambino guardavo in tv con allenatori e fuoriclasse che vi hanno militato e oggi abbiamo scritto la storia del Bologna. Quando dicevo che avevamo la voglia di togliere lo zero dalla casella delle vittorie è perché lo volevamo davvero a tutti i costi e mi fa pensare che quando si è allineati e quando si diventa squadra in questo modo si può arrivare lontano. Basta solo volerlo veramente.

Sul rammarico di essere entrati tardi in condizione in Champions League

Sapete cosa mi viene in mente? Che all'inizio abbiamo portato troppo rispetto a questa competizione. Potevamo affrontarla di petto come abbiamo fatto nelle ultime partite. per fare bene in Europa ci vuole anche l'abitudine, il fatto di essere una squadra che ogni anno è dentro queste competizioni contro squadre forti. Il Bologna e in particolare il presidente  vuole rimanere in Europa: ci proveremo perché è così che si inizia a fare l'abitudine e non avere nessuna paura di affrontare grandi squadre. Quest'anno è andata così e adesso affronteremo l'ultima gara a Lisbona sempre onorando la competizione. Se all'inizio fossimo stati quelli di adesso avremmo potuto fare qualche punto in più.

Crescita? Sono cresciuto anche io: inserisco due giocatori freschi e questi spaccano la partita. Cresco anche perché ho capito che basta pensare che devi avere un minimo di mentalità e attaccamento e tutto si può ottenere. Abbiamo fatto una grande rincorsa in campionato, domani riposiamo - il giorno libero è il premio che ho concesso ai ragazzi - e poi prepareremo la sfida di Empoli. 

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