Bologna, il settimo posto passa soprattutto dalle idee di Thiago Motta
Dal suo arrivo sulla panchina rossoblu ad ottobre, Thiago Motta ha stupito tutti. Meno che uno: Ulivieri, presidente dell'Associazione Allenatori, tesse le sue ledi
Il principale artefice della stagione del Bologna è senza dubbio Thiago Motta. Da quando l'allenatore italo-brasiliano è arrivato sulla panchina dei rossoblu, il Bologna ha collezionato 25 punti in 12 partite: la media supera di poco i due punti per match, una marcia dal ritmo europeo che si traduce in un settimo posto in coabitazione con la Juventus.
L'allenatore rossoblu è alla seconda vera esperienza in panchina, dopo la salvezza raggiunta a Spezia lo scorso anno. Il suo ottimo rendimento è una sorpresa per tutti, ma non per Renzo Ulivieri, il presidente dell'Associazione Allenatori, che da anni è responsabile della formazione dei tecnici del futuro.
Ulivieri, dalle colonne del Resto del Carlino, tesse le lodi di Thiago Motta: "La forza di Motta è quella di un allenatore che non presenta mai lo stesso film: sia in fase di possesso che di non possesso il suo Bologna sa cambiare veste. Ha una fase difensiva organizzata quando l’avversario lo costringe a difendere basso, ma se c’è da difendere alto lo sa fare altrettanto bene. Sa manovrare col possesso palla e insieme verticalizzare. Saper fare tante cose è un grande vantaggio per un allenatore, perché la sua squadra diventa difficilmente leggibile: è quello che cerchiamo insegnare ai nuovi tecnici".
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