Motta: "Roma squadra di altissimo valore. Del Bologna si parla anche in Brasile e Spagna"
Il tecnico del Bologna Thiago Motta ha presentato la sfida interna contro la Roma, partita che vale l'Europa. Orsolini e Karlsson ancora out
A due giorni dal match del Dall'Ara contro la Roma, partita che vale il 4° posto in classifica, il tecnico del Bologna Thiago Motta ha parlato a Casteldebole rispondendo a tutte le domande dei giornalisti presenti. Ecco la conferenza stampa completa.
Per te ogni partita è la più importante ma in città c'è uno spirito particolare, cosa ne pensi?
“I tifosi hanno tutto il diritto di sognare ma noi dobbiamo concentrarci solo sulle prossime partite”.
Ieri sera Emilio De Leo (ex collaboratore di Sinisa Mihajlovic ndr) ha tenuto un dibattito nel quale si è parlato di leadership relazionale come leadership della belezza. Queste due connessioni fanno in modo che in campo ci sia un bel gioco. Tu sei d’accordo?
“Per me si, la bellezza del gioco deriva da quello che riusciamo a fare in campo. Tutto ciò comporta tantissimo lavoro e tantissime cose fatte ogni giorno. Questo spirito è uno stimolo in più per aumentare la consapevolezza e trasmettere questa bellezza ai tifosi”.
Domenica arriva la Roma di Mourinho. Materazzi ha detto che con lui ha guidato una Formula 1. Il Bologna è la tua formula uno?
“José ha doti formidabili e ha un qualcosa dentro che l'ha portato a fare quello che ha fatto, gli ha permesso di costruire la sua storia. E’ ancora più bella perché da piccolo era appassionato di calcio ma non ha avuto una grande carriera da calciatore. Questo rende ancora tutto più bello. Gli auguro il meglio e gli vorrò sempre bene ma non contro di noi (ride ndr)”.
Tutte doti speciali, qual è la tua?
“Ognuno ha le sue doti, questa squadra sta affrontando le difficoltà nel modo giusto allenandosi e rispettandosi tra di loro. Sono tanti e vogliono tutti giocare, ma sanno che è importante allo stesso modo chi gioca 90 e chi 15. Si devono aiutare ed incitare fra loro”.
Freuler e Aebischer futuri allenatori?
Dei tuoi giocatori chi diventerà un grande allenatore?
“Abbiamo tanti ragazzi giovani che amano quello che fanno. Penso a Remo, a Michel che sono dei ragazzi che se lo vorranno hanno tutte le carte in regola per farlo. Solo centrocampisti? Si penso che a centrocampo tu abbia più possibilità e visione. Devi pensare per l'attaccante, per il difensore e quindi potrebbe essere un vantaggio in questo senso”.
Olivera ha scritto un libro su Mourinho, raccontando che lui cura molto l'aspetto personale, la vita privata ed emozionale dei giocatori. In questo senti simile?
“Penso che non sia solo José, ma tutti in quanto i calciatori sono ragazzi. Quando succede qualcosa extra-campo ci sono quelli che riescono a separare i due mondi, ma è molto difficile. Come in tutti i lavori se stai bene nella tua vita privata riesci a farlo meglio. Non solo l'allenatore ma tutte le persone che lavorano nel club”.
Alla Roma piace chiudersi e ripartire: ti chiedo come la vedi e come pensi di scardinarla?
“La Roma ha giocatori di altissimo valore, se noi gli lasceremo la palla ci metteranno in difficoltà. E' una squadra che ha un grande carattere e quando fa pressione alta è molto aggressiva. Quando si difenderà in blocco basso, dobbiamo avere pazienza ed equilibrio cercando di stare attenti alle ripartenze. Si adattano all'avversario, sanno giocare ma sanno anche difendere. Negli ultimi 15 minuti hanno segnato 12 gol, quindi ti fa capire il carattere e la voglia che hanno”.
La situazione dei recuperati e degli infortunati
De Silvestri, Bonifazi, Corazza, El Azzouzi, Orsolini e Karlsson possono far parte dei convocati?
“Lorenzo, Tommaso, Kevin e Oussama potrebbero essere convocabili. Jasper e Orso devono ancora lavorare e aspettare”.
Nella preparazione della partita cosa cambia senza Dybala e Lukaku?
“La preparazione cambia poco, perché anche chi giocherà al loro posto è di altissimo livello. Le assenze le hanno tutti e bisogna continuare a lavorare. Loro faranno lo stesso”.
Per l'intera settimana tutta Italia ha parlato del Bologna, le luci della ribalta sono un aiuto o no?
“Non solo in italia, ma anche in Brasile e Spagna. Adesso chiedono qualche intervista in più, ma non le faccio (ride ndr). Dobbiamo rimanere concentrati e pensare a noi stessi, finché continui a fare le cose nel modo giusto tutto va bene. Domenica affrontiamo una squadra che ha giocato due finali europee, senza Dybala e Lukaku e dobbiamo fare sempre le cose nel modo giusto".
Se a Saputo avesse voglia di aprire un ciclo tu saresti il candidato ideale?
"Quando ci sono novità le saprete".
La vittoria di Salerno non è stata fondamentale solo per i 3 punti ma anche per aver sfatato il tabù trasferta: era per caso un blocco psicologico?
“Normalmente è più difficile giocare fuori, non è un blocco. Già prima meritavamo un vittoria e non l'abbiamo ottenuta. Non abbiamo ancora fatto due vittorie consecutive e adesso abbiamo un'opportunità contro una big del campionato e quindi dobbiamo prepararla bene”.
E' passato un anno dalla scomparsa Sinisa: un ricorda di Thiago Motta e quali valori suoi pensi di ritrovare nel gruppo?
“Un grande uomo che ha trasmesso il messaggio di non arrendersi mai. L'ha trasmesso sia a me sia ai ragazzi che hanno lavorato con lui. Il mio pensiero va alla famiglia. La cosa più importante è che nelle difficoltà non bisogna mai arrendersi e affrontarle sempre nel modo giusto. I momenti rimangono, tutti hanno ricordi bellissimi e spero che da dove sia ora possa dare una mano per la partita e per far crescere la squadra”.
LEGGI ANCHE: Bologna-Roma: il confronto tra le squadre di Motta e Mourinho