De Marchi: "Un altro Motta non esiste. La società troverà un allenatore che porti risultati"
Le parole al Corriere di Bologna dell'ex difensore rossoblù sui felsinei e Thiago Motta
Eredità complicata in caso di addio
Una cosa è andare a lavorare dove ci sono le macerie, altro dove c'è un giardino simile all'Eden.
Sensazioni su Thiago Motta
Che vada via, ma io spero tanto di no. In ogni caso è una cosa troppo soggettiva. Thiago poi è un tipo particolare, è impossibile mettersi nella sua testa. Pensa alle sue formazioni: non le indovina nessuno. Vista nei panni di un allenatore, ci sono tanti pro e tanti contro sia a restare sia ad andare. Le variabili sono infinite: è come tirare una monetina, che ha sempre due facce.
L'esperienza di De Marchi
Alla Juve vinsi la Coppa Uefa con il Dortmund a maggio e a settembre ero a Leffe col Bologna in C, appena rinata con Gazzoni dopo il fallimento. Mi diedero del matto, ma poi c'è anche il cuore.
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