Punti di svista plurimi di tre partite in otto giorni. 3800 tifosi del Bologna in trasferta al Tardini di Parma, esodi che non portano mai benissimo, di fatti si esce con punti zero e con prestazione andata così così sia in campo che fuori. Quando si viene in trasferta si fa il tifo, altrimenti non si è propriamente utili alla causa. Detto della cornice passiamo al quadro e nella domenica parmense le tinte sono più fosche del solito. 

Non che i regaz abbiano giocato male, non è così, però il solito Bologna è abbastanza lontano. Saranno le assenze importanti e i freschi rientri a limitare la prestazione, se poi ci aggiungiamo l’operato del Sig. Abisso (gravemente insufficiente e malamente consigliato dalla VAR) allora la frittata è fatta. Con un gol per tempo la squadra, esordio coi fiocchi del neo allenatore Chivu, fa sua l’intera posta. Mancano un paio di rigori e un’espulsione nel computo del referto, male male male (N.d.r.). 

Cristian Chivu
Cristian Chivu (ph. Image Sport)

Il successo contro il Milan può valere l'Europa

Giovedì invece capita dalle parti del Dall'Ara il Milan. I rossoneri, da 23 anni imbattutti a Bologna, si presentano immersi in uno psicodramma allo zafferano condito qua e là da contestazioni e anche un pizzico di masochismo, vedere alla voce sconfitta di Torino della giornata precedente. 

Nel commentare il pre partita sulla “mia” Nettuno Bologna Uno, ne sparo una di quelle che anche i gatti neri si perdono in gesti apotropaici: “C'è un aria particolare stasera, difficile da spiegare, posso solo dire che solitamente il Bologna in queste serate vince”. Primo tempo, gran bel Bologna, il Milan soffoca nella propria metà campo, i rossoblù hanno più volte la palla del vantaggio… ma quell'aria… mannaggia a me… si va al riposo 0-1 e con l’immagine di Leao che surfa sotto l’Andrea Costa, idea che come brillantezza supera la mia dell'aria particolare. 

Nel secondo tempo le tavole da surf vengono messe da parte e gioca il Bologna, come solo i rossoblù di Vincenzo Italiano sanno fare. Castro e Ndoye ribaltano il Milan e il risultato. Ci siamo Signori, per l'Europa che conta ci siamo anche noi. Anche il mio anemometro è salvo.

Dan Ndoye
Dan Ndoye esulta dopo il gol al Milan (ph. Image Sport)

Bologna-Cagliari: Piccoli ci riprova ma stavolta non basta

Rimane solo finire in bellezza, non credo il Cagliari sia d’accordo, ma tant'è: serve vincere anche “udite udite” di domenica alle 15!!!!! Che bello il calcio alle 15 di domenica, però… già, c'è un però. Domenica 2 marzo a Bologna si corre la maratona, peraltro annunciata al "Palazzo del Calcio” con congruo anticipo, e ci sono intere zone completamente inibite al traffico; inoltre dalle ore 18 entrambe le squadre di basket giocano in casa. 

Immaginatevi cosa significhi per chi deve raggiungere lo stadio e successivamente i palazzi dello sport. Perché se devi arrivare allo stadio in bus o a piedi difficilmente poi puoi raggiungere la fiera, sponda Virtus, o il PalaDozza, sponda Fortitudo. Di tutto ciò a Piccoli, “castiga Bologna” di primissimo ordine, del traffico frega poco e a metà primo tempo fa 1-0. I rossoblù attaccano a testa bassa, ci sono due nitide occasioni anche prima del vantaggio sardo. 

Se non andiamo al riposo in svantaggio stiamo male, boh. Cambi all'intervallo: dentro Cambiaghi, Ferguson e Odgaard. I colpi delle pallate al Cagliari si sentono forti e al 48’ siamo già pari; Orsolini trasforma il rigore, netto, per fallo di Felici su Cambiaghi. Il sorpasso della Italiano’s band arriva dopo otto minuti arrembanti. Odgaard fa collassare la difesa isolana portando palla orizzontalmente da destra a sinistra; scarico a Freuler, il quale di prima lancia Cambiaghi nella corsia. 

L’esterno monzese la calcia forte sul secondo palo dove irrompe solo soletto Orsolini (ricordate il collasso difensivo?) che appoggia in rete: tripudio!!!! Ancora tanto Bologna e poco Cagliari. Voglio accomunare i due post finali di partita: siamo bellissimi con Cremonini e Dalla; siamo bellissimi con Lollo, Orso, Sua Eccellenza e gli altri regaz; siamo bellissimi sugli spalti. We are One davvero. 

Piccolo inciso finale: i fischi e i buuu fateveli allo specchio alla mattina…e anche alla sera!!!

Riccardo Orsolini
Riccardo Orsolini nel momento del secondo gol al Cagliari (ph. Image Sport)

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