Baroni: "Peccato per il gol nel finale, c'era la voglia di vincere"
Le parole del tecnico dei giallorossi al termine della partita casalinga persa contro il Bologna
Il Lecce dopo aver ottenuto nella scorsa giornata la salvezza matematica grazie alla vittoria di misura ottenuta contro il Monza, cade nell'ultimo match casalingo con il Bologna. Al Via del Mare la partita è scoppiettante, notevoli i gol di Banda e Oudin per i giallorossi, ma i rossoblù non ci stanno e con Arnautovic, Zirkzee e Ferguson trovano i 3 punti. Queste la parole di Baroni (riportate da Pianeta Lecce) in conferenza stampa al termine del match.
Sui gol subiti: “Peccato per le tre reti subite. Nei secondi finali c'era la voglia di vincere, abbiamo disputato una delle più belle partite della stagione. E' stata una serata così, abbiamo preso il gol di Arnautovic mentre eravamo in dieci. Avevamo promesso partita vera e l'abbiamo fatta. Peccato per il risultato, c'era voglia di non accontentarsi, questo spirito ci ha sempre contraddistinto”.
Sulla stagione appena conclusa e sul futuro: “Finisce una stagione così intensa nella quale abbiamo raggiunto un obiettivo importante. E' un'immagine che porteremo sempre con noi. Il mio futuro? Qui c'è un rapporto intenso, schietto leale e sincero. A palla ferma faremo le riflessioni del caso”.
Su Umtiti: “La standing ovation di Umtiti era dovuta, era giusto questo tributo da parte di tutti. Mi sono sentito in quel momento di farlo, lui ci ha dato tanto e ha ricevuto molto. Lo ha avvertito, è stato toccato nella sua sensibilità. E' bello quando si vedono i sentimenti, specialmente nello sport. Era giusto che ci fosse questo momento. La cosa importante è che è stata una sfida vinta da parte di entrambi, sia per lui che è tornato a sentirsi giocatore e per noi che abbiamo avuto la fortuna di averlo con noi. Quello che avverrà si vedrà”.
Su Banda: “Oggi in campo ho visto la squadra libera mentalmente e desiderosa di fare bene. Con Banda abbiamo fatto un test alle 16:30 perché non stava benissimo, gli ho detto di fare un tempo perché avrebbe fatto gol e così è stato. Peccato per quei secondi finali, ma lì ho visto la voglia della squadra di vincere e non di accontentarsi del pari”.
Su Oudin: “Non era facile per lui avendo davanti Strefezza. Pian piano abbiamo capito che poteva esprimere tanto in questo ruolo a centrocampo, che per me può rappresentare il suo futuro. Ha finalizzazione e capacità di andare al tiro. Lui è cresciuto ed è stato partecipativo nella metamorfosi. Quando c'è la disponibilità di un calciatore diventa tutto più facile, sapevamo che aveva tutte queste qualità”.
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