Il punto sul mercato, Di Vaio: "Sentiti attaccati. La verità su Fabbian e Posch. Il rinnovo..."
Le parole del direttore sportivo rossoblù presso la sala stampa del centro tecnico Niccolò Galli
Il Bologna di Vincenzo Italiano sta proseguendo la preparazione alla sfida di domenica 9 febbraio, quando alle ore 18 i rossoblù scenderanno in campo allo stadio Via del Mare di Lecce nella 24esima giornata di Serie A. Intanto, nel primo pomeriggio, presso la sala stampa del centro tecnico Niccolò Galli, il neo acquisto Estanis Pedrola ne ha approfittato per rispondere alle domande dei giornalisti nella sua conferenza stampa di presentazione. Al fianco dell'esterno classe 2003 proveniente dalla Sampdoria vi era il direttore sportivo Marco Di Vaio, il quale ha tenuto a fare il punto sul mercato rossoblù appena conclusosi. Queste le sue dichiarazioni.
Il punto sul mercato del Bologna appena concluso
Posch? La situazione di Stephan si è creata durante il mercato.L'allenatore ha fatto delle scelte e il conseguente poco impiego gli ha creato un malessere. Poi c'è stata una dinamica particolare: prima l'Hoffenheim, poi il Como, successivamente l'Atalanta ed infine è tornato l'Hoffenheim. La decisione finale di andare a Bergamo è stata la sua.
Calabria lo stavamo monitorando, poi quello che è successo in campo con Conceição ha accelerato le cose. Iling non era previsto che partisse, non avevamo questa esigenza. Uscendo lui eravamo coperti grazie al doppio ruolo di Odgaard, ma alla fine abbiamo scelto di dare maggiore profondità alla rosa e con il mister ci siamo trovati d'accordo sul profilo di Estanis Pedrola.
Siamo contenti perché in questa sessione di mercato abbiamo resistito molto. Ci siamo sentiti attaccati da più fronti. Da una parte siamo felici perché se i nostri giocatori vengono attenzioni da grandi squadre significa che stiamo lavorando bene, ma dall'altra determinate situazioni possono destabilizzare i giocatori e l'ambiente. Alla fine comunque tutti hanno dimostrato la voglia di rimanere a Bologna e questo ci rende orgogliosi perché significa che si trovano bene.
Di Vaio parla del suo rinnovo e di quello di Sartori
Giovanni ne ha parlato qualche giorno fa. C'è la volontà di entrambi, ma è un momento delicato. Ne parleremo nelle sedi opportune e non qui, ma siamo sereni.
Sugli obiettivi di mercato: scelte precise o opportunità che si sono create?
No, il nostro mercato è cambiato in corso d'opera. L'idea era di anticipare il mercato del prossimo anno come fatto l'anno scorso con l'acquisto di Castro, ma non c'era un giocatore con quelle caratteristiche nei ruoli sensibili in cui abbiamo bisogno. Poi si sono create queste opportunità nel mercato italiano e le abbiamo colte. Eravamo un po' in esubero, ma solo Stephan ha palesato la voglia di andar via.
La verità sulla cessione di Fabbian
Fabbian? Onestamente non c'è stato nulla di serio. Ha avuto tante richieste ma il ragazzo non ha mai manifestato la voglia di andar via. L'allenatore fa affidamento su di lui, così come la società. Ha giocato più in Europa che in campionato a causa dell'esplosione di Odgaard, che è diventato un giocatore in più a centrocampo, ma ribadisco che il ragazzo non ha mai manifestato la voglia di andar via. Erlic? Stessa cosa. Su Beukema e Lucumì è arrivato qualcosa di importante ma non volevamo dar via nessuno e i ragazzi hanno accompagnato la nostra scelta con la loro volontà di rimanere.
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