Meglio gli attacchi rispetto alle difese, lo dice il punteggio. Alla Segafredo Arena finisce 109-95 in favore dei padroni di casa, che si aggiudicano, quindi, anche il secondo atto della serie dei quarti di finale playoff tra seconda e settima forza del campionato.

Sugli scudi, in casa felsinea, Mickey e Shengelia, molto bene anche Teodosic, un terzo quarto stellare di Belinelli ed una Virtus, che, in generale, continua a mordere l'avversario con cattiveria agonistica e convinzione, due fattori non sempre caratterizzanti della squadra di coach Scariolo durante il corso della stagione.

Le pagelle

VIRTUS

MICKEY 8 - 17 punti in ventiquattro minuti sul parquet di gioco, 3 rimbalzi, 1 assist e 19 di valutazione per il lungo ex Zenit, presenza costante all'interno del pitturato. Il numero 25 della Segafredo gioca con convinzione e cattiveria agonistica, comportandosi bene in difesa e colpendo gli avversari con la sua tecnica in fase offensiva. A differenza di quanto accaduto in Gara 1, meglio del compagno di ruolo Jaiteh.

SHENGELIA 8,5 - non sbaglia praticamente nulla, a conferma della grande certezza, che il lungo georgiano rappresenta agli occhi di coach Scariolo e di tutto lo staff bianconero. Mette in difficoltà i lunghi avversari con i suoi movimenti in post basso, sfrutta la sua esperienza, è preciso e concreto in attacco e difende con forza. Per lui 16 punti in ventidue minuti, 10/10 dalla lunetta, 8 rimbalzi e 3 assist, statistiche ottime, sintomo di una grande presenza sotto le plance.

JAITEH 6,5 - inizia molto bene, dando continuità a quanto mostrato nel primo atto della serie, poi commette qualche errore banale finendo per ricordare la versione di sé vista in lungo ed in largo nel corso della stagione e, nel finale, si perde, lasciando la scena al compagno di ruolo Mickey. Non deve ricadere nei soliti sbagli, bensì giocare con voglia ed aggressività, contro un pacchetto lunghi, senza dubbio, alla sua portata.

MANNION 6 - 5 punti in soli sette minuti sul campo per l'ex Golden State, che chiude l'incontro con un 2/2 a cronometro fermo ed un 1/1 dalla lunga distanza. Gioca poco, deve crescere a livello di gestione dei possessi e di affidabilità in cabina di regia, ma mantiene alto il livello dei playmaker virtussini, contribuendo alla causa anche (e soprattutto) dal punto di vista della produzione offensiva.

BELINELLI 7,5 - 18 punti in diciannove minuti, 5/8 da oltre l'arco, ¾ ai liberi, 2 rimbalzi e 1 assist per il capitano della Segafredo, autore di un terzo quarto spaziale, che permette alla compagine di casa di raggiungere il primo +20 del match e a creare quel gap, mai colmato fino in fondo da Brindisi. Fino a questo momento, non è, come qualcuno si sarebbe potuto aspettare, il miglior giocatore della serie sponda Virtus, ma quando si accende è quasi incontenibile. La perfezione sarebbe dare continuità di prestazione nel corso di tutto il tempo che trascorre sul parquet di gico. 

PAJOLA 6 - dopo una buona Gara 1, torna a mostrare qualche difficoltà a livello fisico: il numero 6 di casa, infatti, rifiata per gran parte del match, rimane sul parquet di gioco per “soli” dieci minuti, senza riuscire ad essere così solido, nemmeno in fase difensiva. L'impegno, come sempre, non manca, la pressione sui portatori di palla avversari viene effettuata, ma il giovane playmaker italiano ha bisogno di tempo per tornare a dare continuità di prestazione in partite così ravvicinate.

HACKETT 7 - quella dell'esperto playmaker bianconero è una partita furba, matura, di esperienza. Il numero 23 della Segafredo viene, a più riprese, provocato dagli avversari, ma non casca mai nel tranello, mantiene la lucidità e gioca come sa fare. 7 punti in ventitré minuti, una buona difesa, tante indicazioni ai compagni, oltre che a 3 rimbalzi e 2 assist. La sua leadership è fondamentale per questa squadra, nello spogliatoio ed in campo.

CORDINIER 6,5 - non replica la super prestazione di Gara 1, ma si dimostra, in ogni caso, davvero solido e funzionale alla causa bianconera. La sua energia ed il suo atletismo, alla fine dei conti, tornano sempre utili ai suoi e tutto ciò viene dimostrato dai 7 rimbalzi catturati e dall'irruenza con cui, in ogni occasione, attacca il ferro. La sua presenza in campo fornisce a coach Scariolo una soluzione aggiuntivo a livello offensivo, quella della penetrazione individuale verso le plance, che, se messa in pratica dal numero 00, attira gran parte della difesa brindisina e crea vantaggi in altre zone di campo.

OJELEYE 7 - 7 punti in diciotto minuti, ½ dalla media distanza, ½ da oltre l'arco e 2/2 a cronometro fermo. Contorna la sua prestazione con 5 rimbalzi e 1 assist e si conferma uno dei punti fermi della Segafredo. L'ex Boston mette sul parquet tanta energia, un agonismo quasi senza eguali all'interno dello spogliatoio felsineo e tanta voglia di combattere su ogni pallone. Si comporta bene in difesa ed è concreto quando deve esserlo in fase offensiva.

ABASS 7 - partita preziosa quella dell'ex Brescia. 8 punti in sedici minuti, due triple fondamentali nella seconda metà di gara per ricacciare indietro le speranze brindisine di rimonta, 4 rimbalzi e 1 assist, al termine di una prestazione di cuore, carattere ed attributi. Combatte, difende, come sempre, con tanta attenzione e colpisce l'avversario nel momento di sua massima forza. Può e deve fungere da valida alternativa nelle rotazioni delle vu nere. 

TEODOSIC 8 - 17 punti, 3/5 da due, 3/5 dalla lunga distanza e 2/2 ai liberi. Il fuoriclasse serbo viene centellinato a livello di minutaggio, ma, quando è in campo, è davvero in grado di “ammazzare” in solitaria l'avversario. Attira su di sé gran parte delle attenzioni della difesa ospite, quando si alza per tirare tendenzialmente segna e guida i compagni a livello emotivo. Non c'è nulla da fare, il numero 44 è il valore aggiunto di Bologna. 

CAMARA n.e.

SCARIOLO 7 - i suoi ragazzi gli regalano la possibilità di presentarsi al Pala Pentassuglia sul 2-0 e, se sono arrivati due buoni risultati consecutivi, è, certamente, anche merito suo. La squadra lo segue, gli ingressi in campo dei giocatori vengono gestiti bene ed i timeout chiamati nei momenti giusti. 

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