Mihajlovic: "Dobbiamo controllare l'euforia del momento. Vlahovic? Forte ma non mi spaventa"
Le parole in conferenza stampa dell'allenatore rossoblù
Le parole in conferenza stampa del tecnico Sinisa Mihajlovic alla vigilia di Bologna - Fiorentina:
“E' un momento in cui dobbiamo avere un equilibrio, quando ci sono periodi belli come questo l'euforia può salire. Dobbiamo creare una specie di serbatoio emozionale. Quando questa euforia sale troppo dobbiamo risparmiarla e conservarla per quei momenti in cui le cose non andranno bene. Non possiamo vivere come se fossimo in un ascensore emozionale. E' una classifica buona, ma anche corta. Se fai qualche risultato positivo rimani aggrappato là davanti, ma se ne sbagli un paio rischi di tornare sotto. Dobbiamo rimanere concentrati, vivere partita per partita, giocando con serenità e col giusto equilibrio."
Sulla Fiorentina: "Domani ci aspetta un'altra partita rispetto a quella con la Roma. Loro giocano più alti e con ritmi più intensi. Come tutti i modi di giocare poi ci sono pregi e i difetti. Dobbiamo essere concentrati in fase difensiva e quando abbiamo la palla. Non ritengo che sia vero dire che soffriamo più o meno una squadra che gioca a ritmi alti."
Su Vlahovic: “A me generalmente non piace parlare di giocatori che non alleno. Vlahovic è serbo quindi mi fa piacere dare un mio parere. E' uno con gli attributi, chi arriva dalla Serbia è così. Ha fame, è un giocatore importante che sta crescendo bene. Sono contento per lui e per la Nazionale serba. Paura di lui? No, non si può avere paura di una partita di calcio. Anche se fosse non è un sentimento negativo, ti fa rimanere coi piedi per terra. Cercheremo di ingabbiarlo bene, anche se è fisicamente forte, sa giocare con i piedi, ed è cinico. Mi auguro che domani sia una giornata ‘no’ per lui e che i nostri difensori siano solidi come nelle ultime partite.”
Sugli indisponibili: “Per domani Arnautovic non ci sarà. Sente ancora fastidio, fortunatamente gli esami ci hanno confermato che non si è stirato. Preferisco fargli saltare una partita e preservarlo per quella successiva, piuttosto che perderlo per più gare. Lui è un giocatore importante. De Silvestri è totalmente recuperato. Non so se giocherà dall'inizio, ma sta bene. Voglio fare i complimenti anche a Skov Olsen e Orsolini: hanno fatto delle buone partite, mi hanno dato garanzie. Sono tutti e 3 titolari in questo momento. Poi dipende dalle mie scelte, ma hanno fatto molto bene e sono contento di questo.”
Sugli arbitri: “La mentalità italiana ti spinge a cercare qualche scorciatoia. Noi sappiamo che hanno la coscienza pulita, poi è normale che possano sbagliare, come sbagliamo noi. A me non interessa chi arbitra, spesso non lo so neanche. Non possiamo perdere energie e concentrazione su cose che non possiamo controllare. L'arbitro può fare bene, come può sbagliare, l'importante è che sia sempre in buona fede. Dobbiamo rimanere concentrati su di noi e su quello che possiamo e vogliamo fare.”
Sulla possibile formazione: Barrow? Vediamo, abbiamo tanti giocatori offensivi, devo decidere. Arnautovic non si può sostituire, non abbiamo altri giocatori con le sue caratteristiche. Musa è un attaccante diverso. E' più bravo ad andare in profondità piuttosto che giocare con la palla.Tutti i ragazzi si stanno allenando bene, chiunque gioca può fare bene. Stiamo costruendo un gruppo maturo, lo vediamo dai risultati. Si può sempre crescere e migliorare. Poi è chiaro che non si può migliorare all'infinito, anche perchè tutti andrebbero a giocare in Nazionale, ma noi abbiamo ancora tanti margini di crescita e di miglioramento. Poi più giochi bene e più cresci. Cambiamenti? Dove non siamo obbligati a farlo non cambieremo."
Sul carattere: “Il carattere si può migliorare o peggiorare, ma non lo puoi cambiare totalmente. E' una somma di esperienze che hai vissuto, nel bene e nel male, come sei cresciuto e tante altri aspetti. Tutti quelli che arrivano dai paesi poveri hanno un determinato carattere perchè quando sei piccolo sei abituato a fare un certo tipo di cose. Cerchi di ottimizzare il tuo talento per cercare di uscire dalla povertà e avere una vita felice, con passione e fame. Se tu cresci con la guerra, gli omicidi e nella povertà, quella cattiveria ti viene da dentro perchè è l'unico modo che hai per sopravvivere. Bisogna poi sempre utilizzarla in modo positivo, ovviamente. Siamo noi stessi quelli che dobbiamo e vogliamo cambiare il nostro destino. Tutte le esperienze che fai nella vita ti formano. Quando vivi certe esperienze forti, che paura può farti una partita di calcio!?. La vita si vive nonostante i problemi. Più affronti problemi nella vita e più riesci a gestire tante cose.”