Bologna, Bazzani durissimo sul mercato: "Non l'hai avuto"
L'intervento dell'ex calciatore nato sotto le Due Torri sull'avvio di stagione dei rossoblù
Dopo la sconfitta per 2-0 contro l'Aston Villa in Champions League, il Bologna di Vincenzo Italiano sfiderà in casa il Milan di Fonseca. I rossoblù sono chiamati a fare punti in campionato, come sottolineato dall'ex calciatore Fabio Bazzani a Il Resto del Carlino. Il classe 1976 originario di Bologna ha analizzato l'avvio di stagione dei felsinei dopo 11 gare (8 di campionato e 3 di Champions League). Ecco le sue parole rilasciate al Carlino.
Differenza tra Champions e campionato
In Champions il Bologna ha fatto benino, se non bene. E' in campionato che è in ritardo. Tanto noi quanto loro dobbiamo imparare a scindere le due cose e a passare da una competizione all'altra, anche nei commenti.
I punti persi con Genoa e Parma
Con Liverpool e Aston Villa hai perso con squadre più forti, provando a giocartela. La tua Champions passa da Monaco e Lille. I due di Genova gridano vendetta, con il Parma sei stato in superiorità numerica per un tempo e dovevi trovare il modo di portarla a casa. Ma in questo momento il Bologna non ce la fa.
Rosa rivoluzionata
Ti stai appoggiando a quella scorsa stagione, ma non hai più giocatori importanti di quel gruppo e non hai Ferguson. Dai nuovi non hai avuto molto e sono buono. Alcuni hanno avuto infortuni o sono arrivati in precarie condizioni, altri si devono ancora ambientare. Così è dura.
Su Italiano
Se l'allenatore a Genova ha provato qualcosa di diverso con Odgaard dietro Castro significa che si è accorto che oltre a essere più freddi nella conclusione bisogna alzare l'indice di pericolosità e cercare nuove vie, non solo sull'esterno. Ma la finalizzazione spetta ai calciatori: la guida tecnica può essere chiamata in ballo per proposta e modalità di proporre e sta già cambiando qualcosa, ma non sul resto.
Sulla prossima contro il Milan
Sarà un match molto pesante e sono convinto che il Bologna possa farlo bene perché i rossoneri hanno potenzialità offensivo, ma concedono, non sono ancora solidi e non si chiudono come Udinese o Parma. Serve un segnale dai nuovi, da Dallinga in primi, poco cattivo, poco sicuro e poco tranquillo,, ancora in punta di piedi.
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