Marco Di Vaio, direttore sportivo del Bologna, ha parlato a Radio Nettuno Bologna Uno del momento dei rossoblù, della scelta di Thiago Motta e del mercato di gennaio.

Sul suo rapporto con la città: “Con Bologna ci siamo capiti subito. L'approccio è stato positivo, e dopo quattordici anni io e la mia famiglia amiamo ancora vivere a Bologna.

Sulla costruzione dal basso: “La costruzione dal basso è un modo per provare a giocarsela sempre. Bisogna saper riconoscere i limiti della propria squadra, ma è vero che è importante avere un'impronta e provare a giocarsela sempre, e per farlo bisogna costruire qualcosa, un'identità ben precisa. Forse il problema è che stiamo costruendo difensori più bravi a giocare la palla che a difendere.

Sull'obiettivo del Bologna: “I 52 rappresentano il miglior risultato degli ultimi 20 anni, e purtroppo come club dobbiamo conviverci. Rappresenta però solo un primo step, non l'obiettivo finale. Serve mettere un primo mattone per il futuro, partire dai 52 punti per costruire qualcosa di diverso dal punto di vista tecnico. Non ci nascondiamo, vorremmo aver fatto qualcosa di più e prima, e vogliamo trovare la continuità che ci è mancata in questi anni. Lo scopo è dare stabilità ad un altro livello, e abbiamo la grande fortuna di avere un proprietario solido. Per noi dirigenti è un grande senso di responsabilità.

Sulla Coppa Italia: “Bisogna rispettare la propria storia ogni volta che si va in campo, siamo inciampati in brutte partite, soprattutto nei turni di agosto, ed è una cosa che non si può perdonare. La Coppa Italia ha una formula che è veramente brutta, e con Fenucci abbiamo provato a cambiarla ma non ci siamo riusciti. Tutti inizialmente la denigrano, ma per tante società diventa un modo per migliorare una stagione negativa. Noi avremo la Lazio in trasferta, e sarebbe stato bello metterla con il sorteggio integrale, ed avere così la possibilità di giocarla in casa.

Sul mercato: “Il nostro gruppo va leggermente sfoltito, per poi capire con l'allenatore cosa serve per migliorare. Prenderemo giocatori utili e non faremo acquisti tanto per fare. L'allenatore è contento di quello che ha trovato qui, gli serve solo sfoltire la rosa per permettere ad un paio di giocatori di fare minuti e di inserire calciatori funzionali per sostituirli. Un obiettivo è un terzino sinistro che possa alzare il livello, che possa giocarsi la titolarità. Se dovessimo riuscire a far uscire Sansone che sta trovando poco spazio ed eventualmente Vignato serve inserire un giocatore dietro a Barrow.

Sulle voci riguardo Malinovskyi: “No, ha numeri impossibili per noi, sia a livello tecnico che economico, è destinato a rimanere in squadre che giocano l'Europa. In questo momento noi siamo in grado di portare giocatori sconosciuti per farli crescere, adesso si tratta di alzare il livello per poterci permettere di portare qui giocatori del livello di Malinovskyi.

Su Medel e Arnautovic: “Abbiamo preso questi due giocatori che dovevano rilanciarsi e tornare ad alti livelli, e noi ci siamo fatti trovare al posto giusto al momento giusto, grazie ai nostri progetti che sono stati credibili, e si vede in campo nelle loro prestazioni.

Su Thiago Motta: “Il primo mese non è stato semplice, ma Thiago Motta si è buttato sul lavoro, acquistando credibilità ed ottenendo questi risultati nella parte finale, e sono convinto che potremo andare avanti così. Motta è stato scelto in una lista in cui erano presenti anche De Zerbi e Ranieri. Ci siamo confrontati anche con loro, solo dopo l'esonero di Sinisa. C'è stata una settimana con Vigiani, e dopo che ci siamo confrontati con gli allenatori abbiamo scelto Thiago Motta.

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