Mihajlovic: "Col Venezia è mancata concretezza. Obiettivi? Pensare in grande senza accontentarsi"
Le parole in conferenza stampa del tecnico rossoblù Sinisa Mihajlovic
Vigilia di Spezia-Bologna, il tecnico Sinisa Mihajlovic è intervenuto nella consueta conferenza stampa pre partita:
“Con il Venezia, settimana scorsa, non è stato un incidente di percorso, ma una parte del viaggio. Siamo sulla strada giusta, ma dobbiamo crescere. E' mancato il reparto offensivo, è mancata precisione, spietatezza e qualità sotto porta. Domani mi aspetto un miglioramento da questo punto di vista, pur non perdendo solidità dal punto di vista difensivo. Ritengo che domenica avremmo potuto fare 3-4 gol, ma soprattutto con tutto quello che abbiamo creato non dovevamo perdere. Domani giochiamo su un campo difficile e piccolo davanti ai loro tifosi. Un campo così stretto e corto sicuramente cambia e aiuta chi difende e tiene maggiore compattezza. Bisogna lavorare di testa e sapere già prima che arrivi il pallone cosa fare. Le occasioni ci saranno, andranno sfruttate. Abbiamo grande rispetto dello Spezia, hanno giocatori bravi in mezzo al campo, ma sono fiducioso.”
Prosegue Mihajlovic: “Abbiamo già lasciato per strada tanti punti. Se una squadra è posizionata dietro di noi penso che si debba scendere in campo con un solo risultato in testa: la vittoria. Abbiamo perso qualche punto di troppo, qualcuno per colpa nostra, altri per qualche decisione arbitrale discutibile. Se avessimo 5/7 punti in più, saremmo quarti, e nessun avrebbe detto nulla. Dobbiamo pensare in grande, provare a fare meglio giorno dopo giorno. Io non mi accontento e neanche la squadra deve farlo. Se i giocatori si accontentano significa che sto sbagliando io. Dobbiamo essere più ambiziosi, poi a fine stagione tireremo le somme. Adesso dobbiamo pensare a viverci il momento. Pochi km percorsi dal Bologna? Non sono quelli che fanno la differenza. Dipende come corri, non quanto. Bisogna vedere l'intensità."
Sulle condizioni fisiche e tattiche dei giocatori: “Arnautovic ha giocato tanto perchè è sempre stato disponibile. Non è che se uno gioca male è perchè è stirato. Nel calcio è normale giocare la maggioranza delle partite con dei dolorini fisici. Io stesso stavo bene solo qualche partita, ma per il resto avevo dolore. Marko si allena tutti i giorni, ha giocato tante partite. Per le cose mediche bisogna parlare coi medici. Non so quando potrò riavere De Silvestri, Olsen, Schouten. Io mi concentro sui giocatori che ho a disposizione. Sono tutti importanti per me, e tutti avranno possibilità di giocare. Dominguez? Sta facendo bene, è cresciuto molto pur non giocando in un ruolo pienamente suo, ma sono contento di come sta facendo. Ha un carattere di temperamento, è diffidato e spero non prenda un cartellino. L'importante è che non sia per proteste, l'arbitro dobbiamo lasciarlo stare. Orsolini potrebbe giocare ancora, nella partita col Venezia ha fatto bene. Non ha dovuto neanche difendere molto. Domani è una partita che dobbiamo cercare di vincere, quindi bisogna osare."
Qualche considerazione su Viola: "Nicolas lo conosciamo, ha tempi di gioco, non ha paura di ricevere palla nei momenti di difficoltà, sa calciare le palle inattive ed ha un gran mancino. Non è ancora al 100%, ma è normale. Ormai è da un po' di tempo che si allena con noi e sta migliorando fisicamente, pur non avendo ancora i 90 minuti. Ora ci sono tre partite e potrà ritagliarsi spazio e minuti."
Sugli obiettivi: “Il nostro obiettivo è stare nella parte sinistra della classifica, ma non è detto che questi possano cambiare in meglio o in peggio. Dobbiamo pensare in grande. Quando arrivi ad un obiettivo devi fissarne un altro. Se non lo fai significa che ti accontenti. Ogni giocatore deve provare a dare il meglio. Non sopporto il fatto di accontentarsi. Nella vita bisogna sempre provarci, io da allenatore lo sento dentro, voglio andare oltre a quello che mi sono prefissato.”
Chiosa finale sull'Italia che dovrà giocarsela ai playoff per accedere al Mondiale: “L'Italia, come il Bologna, ha la stessa possibilità di raggiungere i propri obiettivi. Se gli azzurri giocano bene, come il Bologna, possono vincere contro chiunque. Ho visto il Portogallo contro la mia Serbia e ha giocato male. Noi, come Bologna, siamo sulla strada giusta, ma possiamo farcela entrambi a raggiungere gli obiettivi prefissati.”