L'intervista di coach Dalmonte apre parlando del nuovo acquisto Francesco Candussi:

Avete appena ascoltato Candussi che è arrivato con la spinta economica di assecondare un mio desiderio, penso sia un esempio vivente di come la società abbia dato nell’ascolto totale una grande disponibilità. Arriva da un periodo dove gli allenamenti, per una serie di motivi, non è stato ottimale. Chiedo pazienza per quello che lui può apportare alla squadra. Lo dico per proteggerlo perché indipendentemente che abbia acquisito le idee su cosa serva alla squadra e aldilà che c’è un processo di accoglienza positivo, nessuno è mago e nessuno ha formule magiche per cui in cinque ore ci sia un inserimento efficiente. Per quanto riguarda il minutaggio, dipende dall’allenatore, ma il socio dell’allenatore è l’efficienza del giocatore che è sempre contestualizzato all’interno della squadra. Ci sarà per deduzione logica la necessità di tutti di alzare la qualità dell’apporto in campo visto la diminuzione di tempo medio di ognuno.

Proseguendo poi con il consueto prepartita e parlando della trasferta a Ravenna:
 

A Ravenna giochiamo contro una squadra che ha cambiato nelle ultime due settimana un giocatore, rivoluzionando così le opzioni difensive e offensive. Da un centro puro ha virato su un’ala che gioca da centro, il scenario offensivo cambia perciò nello sfruttare sia la fisicità sotto canestro e sia minacciare anche dal perimetro. Difensivamente è migliorata molto, ha più possibilità nei cambi e le rotazioni risultano più veloci.

Bonaccini e Musso, il secondo è coinvolto nell’uscita blocchi, il primo invece penetra e detiene molto di più la responsabilità di creare vantaggio per la squadra, che nel contesto dove in partita spesso il campo si dilata, con il nuovo arrivo gli spazi dentro ora si sono aperti ulteriormente e la sua possibilità di attaccare il ferro è aumentata.

Riguardo l’ultima in casa contro Mantova, c’è stata la consapevolezza di essere stati spostati oltre modo da dell’emotività che ci ha fatti uscire dall’incontro. Abbiamo perso colpevolmente il controllo, che non a caso poi si è specchiato a livello tecnico. Abbiamo sbandato colpevolmente, ci siamo resi conto che questo non ci può appartenere perché non è efficiente.

Cercheremo dalla prossima palla due di cambiare gli ultimi risultati, perciò è necessario che si ricordi le condizioni che abbiamo creato tre settimane fa con Udine e Rimini per finire in miglior modo possibile, per poi iniziare un nuovo campionato dalla post season, dove le variabili sono mille e può succedere di tutto e di più. La storia dice che dentro i playoffs succedono tante cose, bisogna arrivare nei migliori dei modi senza arrivare alla tossicità.

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