L'edizione odierna del Corriere dello Sport, fa il punto sul futuro di Joshua Zirkzee. Sul numero 9 rossoblù il Bayern Monaco ha un diritto di “recompra” pattuito al momento del passaggio di Joshua dalla Baviera alle Due Torri. Dal canto suo, il Bologna, farà di tutto per trattenere il giovane attaccante olandese e un'eventuale qualificazione in Champions League potrebbe pesare tantissimo in questo senso. 

La situazione

La situazione è la seguente: il Bologna, al momento dell'acquisto del talento olandese, nell'estate 2022, per circa 9 milioni di euro, ha dovuto lasciare la possibilità al Bayern Monaco di ricomprare le prestazioni del giocatore. Tuttavia, ci sono alcuni paletti imposti al momento delle firme, per tutelare il Bologna e il giocatore. In primis, l'ultima parola sull'eventuale ritorno in Germania spetterà a Zirkzee. L'altro tema discusso è quello che riguarda tempi e spese. Il Bayern Monaco, se vorrà riportare Josh a casa, dovrà sborsare 40 milioni di euro. Così come le spese, anche i tempi in cui il Bayern Monaco può far valere questo diritto sono già stati definiti in fase di cessione un anno e mezzo fa. 

Ferguson e Zirkzee
Joshua Zirkzee esulta con Lewis Ferguson dopo la rete all'Atalanta (ph.Image-Sport)

Perché il Bologna può sperare

Il motivo principale per cui il Bologna può sperare che il Bayern non eserciti la "recompra", ha un nome e un cognome: Harry Kane. Il bomber inglese, già a quota 33 reti in stagione, potrebbe spingere il Bayern Monaco ad investire l'eventuale budget per il mercato estivo in altri reparti. Se il club tedesco deciderà di non esercitare il diritto di “recompra”, rimarrebbe comunque uno spettatore più che interessato alla vicenda, in quanto incasserebbe circa il 35% della plusvalenza fatta dalla vendita del giocatore da parte del Bologna. In questo ipotetico scenario, i club interessati dovrebbero trattare direttamente con la società rossoblù, che ha stipulato un contratto quadriennale con il ragazzo (che scadrà dunque nel 2026). Ad oggi i club maggiormente interessati sono Arsenal e Manchester United. Non è un caso che, dopo settimane di apparente calma piatta, le voci sull'uomo mercato si siano fatte vive prima della partita cruciale contro l'Inter. La sensazione è che più si andrà avanti, più queste voci i faranno insistenti. 

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