Il direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, è stato di recente ospite di Fabio Caressa a “Febbre a 90”, la serie ad episodi, che prende il nome dall'omonimo libro di Nick Hornby, portata su Youtube dallo storico telecronista di Sky. Nella puntata tanto calcio, storie di Bologna e personalità illustri, ma anche basket, con la confessione di Zazzaroni sulla propria fede cestistica. Proprio quest'anno le due formazioni bolognesi stanno ottenendo ottimi risultati nelle loro rispettive categorie: la Virtus è impegnata nella serie contro la Reyer Venezia dove si trova avanti 2-1 e stasera avrà la possibilità di volare verso la finale scudetto; mentre la Fortitudo si prepara alla serie contro Trapani valida per la promozione in serie A1. Oltre al calcio quindi, per Bologna rischia di essere una stagione memorabile anche nella palla a spicchi. Di seguito riportiamo alcune dichiarazioni del direttore del Corriere dello Sport proprio sul basket a Bologna e sulla sua fede cestistica, riprese dalla "puntata di Febbre a 90".

Ivan Zazzaroni
Ivan Zazzaroni (ph. image sport)

La fede cestistica di Ivan Zazzaroni

Passione per il basket? Assolutamente, ho abbandonato la Virtus solo l'anno in cui fallì, poi sono tornato sempre a palazzo da virtussino, sono molto amico del presidente Zanetti, quindi mi considero virtussino totale.

Bologna, città di calcio e basket

Le due passioni sono state per un periodo concorrenziali, il bolognese degli anni ‘80 e '90 andava prima allo stadio e poi al palazzo. Anche i giocatori di quegli anni seguivano il basket, molti erano fortitudini, in particolare ricordo Mancini; mentre se non sbaglio Pagliuca tifava Virtus.

Non solo Virtus, ma anche Fortitudo

Andai a vedere la finale scudetto della Fortitudo contro Milano, vinta grazie al tiro di Douglas convalidato solo dopo l'instant replay, tra l'altro introdotto proprio quell'anno.

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