I FESTEGGIAMENTI

Ieri sera abbiamo visto la partita tutti insieme con lo staff, il gruppo e tutti quelli che lavorano a contatto con la squadra. È stato molto emozionate, è un traguardo straordinario quello raggiunto. Il primo pensiero ieri sera è andato al nostro Presidente che non era lì con noi, siamo tutti molto felici per lui perché se lo merita per quello che fa, per la passione che ha e per l’impegno che mette. Siamo contenti anche per la nostra gente, sappiamo da quanto aspettavano di poter esultare dopo tutto quello che abbiamo e hanno passato. Arrivarci dopo solo due anni di lavoro con Thiago Motta è stato magnifico. Al rientro da Napoli i ragazzi hanno avuto un'accoglienza straordinaria, è stato incredibile. Ieri sera in piazza si è vista l'esplosione di gioia e di emozione che sta travolgendo la città. Vedere la nostra gente entusiasta e carica è per noi motivo d’orgoglio e uno stimolo a fare meglio.

IL PERCORSO

Il Presidente Saputo e io non abbiamo mai parlato di Champions League, però volevamo raggiungere e conquistare l’Europa. Come molti presidenti americani ha voluto costruire una società partendo da basi solide, investendo nel gruppo, nelle strutture e nella categoria. La perdita di Sinisa ci ha toccato molto, con lui volevamo iniziare un lavoro diverso, partendo dai giovani e costruendo una squadra solida e compatta; purtroppo le cose non sono andate come speravamo, ma la società ha continuato a lavorare e a credere nel progetto, investendo sul lavoro quotidiano e ad oggi si raccolgono i frutti.

Sinisa Mihajlovic (ph. bolognafc.it)
Sinisa Mihajlovic (ph. bolognafc.it)

SU SINISA

Sicuramente il lavoro fatto durante la malattia di Sinisa è stato un lavoro diverso rispetto a quanto si era visto a Bologna negli anni precedenti. Un lavoro di coinvolgimento e di responsabilità e tutti noi abbiamo tirato fuori qualcosa in più; i ragazzi sono stati meravigliosi. Quell’esperienza ci è servita quest’anno per avere quella solidità mentale giornaliera necessaria per non mollare mai. I ragazzi hanno dato risposte quotidiane molto positive dimostrando grande professionalità nei comportamenti e anche nella leggerezza quando necessaria.

IDENTITÀ BOLOGNA

Il nostro è un percorso intrapreso da quattro-cinque anni con dei ragazzi in grande crescita e con grande prospettiva. Abbiamo saputo lavorare molto bene con i giovani per portarli ad un livello superiore; quegli stessi giovani che ad oggi sono titolari e la loro crescita è sotto gli occhi di tutti. La cosa positiva è che l’ammirazione è reciproca perché noi veniamo visti dai giovani come una squadra in grado di valorizzarli e di dargli l'opportunità di poter crescere. Essere attrattivi per tanti giocatori è importantissimo perché ci rende una vetrina interessante per molti giovani italiani e non. Con i ragazzi c’è un confronto quotidiano, e vivere le notti europee da dirigente sarà sicuramente diverso rispetto che viverla da giocatore. Allora la qualificazione me l’ero guadagnata sul campo passando dalla Salernitana al Parma e infine alla Juventus.

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