Fabbian, Freuler, Ferguson: le "3F" che fanno volare il Bologna
Il trio di centrocampo delle "3F" sta trovando grande continuità nella formazione iniziale di Thiago Motta. Ecco i principali motivi di tale scelta
Il Bologna continua a volare sulle ali dell'entusiasmo: grazie al successo sull'Atalanta, i felsinei si sono issati al quarto posto in solitaria a quota 51 punti, vincendo un altro scontro diretto importante in chiave Champions e facendo sognare i propri tifosi, accorsi in massa per festeggiare l'arrivo dei giocatori rossoblù di ritorno dalla trasferta di Bergamo. I rossoblù sono diventati una “macchina” dove ogni ingranaggio gira alla perfezione, con ogni reparto sempre pronto ad aiutare i propri compagni più in difficoltà, dimostrando la grande armonia presente in campo tra i vari giocatori. Uno dei reparti che sta brillando maggiormente nella formazione di Thiago Motta è il centrocampo, il quale ha trovato grande solidità sia in fase difensiva sia offensiva dal momento in cui il tecnico italo-brasiliano ha deciso di schierare contemporaneamente le “3F”: Fabbian, Freuler e Ferguson rappresentano i tre interpreti partiti titolari nelle ultime due partite e che finora stanno convicendo a pieni voti grazie alle ottime prestazioni fornite nelle ultime uscite stagionali, meritandosi la conferma in vista delle prossime sfide. Analizziamo insieme alcune caratteristiche dei tre calciatori con l'aiuto della Gazzetta dello sport:
Remo Freuler: il perno dell'azione rossoblù
Il perno fondamentale di questo centrocampo è Remo Freuler, giocatore sempre più indispensabile nei meccanismi della formazione rossoblù. Il centrocampista svizzero infatti si è rivelato insostituibile nelle ultime partite sia in fase difensiva sia in fase di costruzione, sbagliando pochissimi appoggi per i compagni e facendosi trovare pronto anche di fronte alla porta avversaria, segnando la sua prima rete in maglia felsinea contro il Verona. Da quando Thiago Motta ha adottato come modulo il 4-1-4-1, Freuler ha trovato spazio davanti alla difesa, dimostrandosi a suo agio nel ruolo di perno del gioco rossoblù, grazie alla grande capacità di saper soffrire nei momenti più duri della gara e allo stesso tempo di saper trovare gli spazi giusti tra le linee per servire i propri compagni, come avvenuto nella gara contro l'Atalanta, dove da grande ex della partita non ha sbagliato quasi nulla davanti ai propri ex tifosi dimostrando di avere i nervi saldi in una sfida tutt'altro che scontata.
Giovanni Fabbian: dal ruolo di vice a quello di titolare
Un altro membro della linea mediana che sta sorprendendo tutti è Giovanni Fabbian. Il giovane talento prelevato dall'Inter durante la sessione estiva di calciomercato sembrava inizialmente indietro nelle gerarchie di Thiago Motta, in quanto si pensava che potesse ricoprire il ruolo di vice Ferguson all'interno dello scacchiere rossoblù. Le sue grandi abilità in fase offensiva unite alla sua fisicità hanno convinto il tecnico italo-brasiliano a considerare nuovamente il classe 2003, schierandolo al fianco di Ferguson nel 4-1-4-1 iniziale per sfruttare al meglio i suoi inserimenti in avanti, che finora hanno fruttato la bellezza di 4 reti attirando l'attenzione del cittì della nazionale Spalletti, il quale lo terrà in considerazione in vista dei prossimi europei in programma il prossimo giugno in vista di un'eventuale convocazione inaspettata fino a qualche mese fa.
Lewis Ferguson: il tuttocampista per eccellenza
L'ultima pedina insostituibile del centrocampo felsineo è Lewis Ferguson: lo scozzese è diventato ormai una certezza nello scacchiere iniziale felsineo, come dimostrano le 26 partite su 27 disputate in campionato con l'unica eccezione della gara contro il Genoa, saltata a causa della squalifica. Il "guerriero" classe ‘99 ha già messo a segno 6 reti, avvicinandosi sempre più ai 7 goal dello lo scorso campionato: la sua crescita esponenziale durante gli ultimi mesi lo ha portato ad indossare la fascia di capitano, riposta sul braccio del giocatore tra i più rappresentativi del Bologna, sia per la grinta messa in campo ma anche per la grande professionalità con la quale svolge sempre il suo ruolo di tuttocampista.
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