Coraggio e personalità, i rossoblù meritavano i tre punti: l'analisi tattica di Juventus-Bologna
La squadra di Mihajlovic gioca una grande gara allo Stadium ed esce con un punto che sa quasi di sconfitta
Archiviata Pasqua e Pasquetta è già il momento di tornare a parlare di calcio. Torniamo più precisamente a sabato 16 aprile. Allianz Stadium o Juventus Stadium, il concetto è lo stesso. Ore 18.30 fischio di inizio del match tra Juventus e Bologna. Una partita che da ormai 11 anni a questa parte non ha mai avuto storia, coi bianconeri usciti praticamente sempre vincenti. Due ore dopo il punteggio è di 1-1. Al gol di Arnautovic ha risposto Vlahovic. Risultato che spiega poco a chi non ha visto la partita, che sa di insipido, ma che in realtà lascia l'amaro in bocca ai tifosi rossoblù che hanno seguito 98 minuti totali da cardiopalma. La conclusione è una: per quello che si è visto in campo, il Bologna avrebbe ampiamente meritato i 3 punti. I ragazzi di Mihajlovic hanno confermato il buon momento di forma delle ultime settimane, ma soprattutto hanno dato una prova di forza, davanti ai tanti appassionati di calcio sparsi per l'Italia, di cui andare fieri.
Un punto che a noi serve il giusto a fini della classifica, ma che ha inorgoglito, e non poco, i supporters rossoblù che fino al 95' hanno assaporato la sensazione di tornare a casa dallo Stadium col bottino pieno. Solo un Bologna in 9 e stremato fisicamente è stato raggiunto da una Juventus che per buoni tratti della gara è apparsa piuttosto in difficoltà. Andiamo ad analizzare il match per capire i tratti salienti della partita.
LE FORMAZIONI
Il Bologna si è presentato allo Stadium con un paio di cambi di formazione, ma con la solita ossatura ormai iper consolidata del 1-3-5-2. Davanti a Skorupski, il solito trio difensivo composto da Soumaoro, Medel (stoico) e Theate. La linea dei 5 centrocampista era composta da Hickey e Dijks (ritrovato) sulle corsie laterali, con Soriano, Schouten e Svanberg a presidiare le zone centrali. Arnautovic e Orsolini (preferito a Barrow) a completare l'undici titolare.
La Juventus di Allegri ha invece optato per un 1-4-2-3-1, molto simile ad un 1-4-4-2. In mezzo al campo il tecnico livornese ha spostato Danilo, soprattutto per avere più copertura ed equilibrio nelle transizioni, affiancandolo a Rabiot. Cuadrado, Dybala e Morata invece ad agire dietro all'unica punta Vlahovic. Insomma, un reparto offensivo di tutto rispetto, ma che non è mai riuscito, se non in un paio di fugaci occasioni, a mettere davvero in difficoltà la solida e ritrovata. difesa del Bologna.
LA PARTITA
Uno degli aspetti che si è maggiormente notato fin dai primi minuti del match dello Stadium è stata la grande tranquillità nella costruzione dal basso del Bologna. Soprattutto i 3 difensori, con l'aiuto di Skorupski e di uno dei centrocampisti, sono riusciti più volte ad allargare il campo e a eludere la pressione della Juventus. Come vediamo nell'immagine 1, Medel riesce a trovare, subito dietro alla linea dei 3 attaccanti bianconeri, Svanberg, che con qualche metro a disposizione riesce a orientare il primo controllo e a giocare in avanti.
La stessa situazione la notiamo nell'immagine 2 con un Bologna attivo in fase di prima costruzione, con un rombo ben costruito e superiorità numerica posizionale (4 vs 2). Come poi si può notare i due giocatori della Juventus portano una pressione molto blanda e sfilacciata che causa un allungamento dei reparti. I rossoblù riescono infatti a uscire con relativa tranquillità da questa situazione, prendendo campo in avanti.
Il Bologna ha spesso costruito gioco provando a sfondare soprattutto sulla corsia di destra, con un Hickey sempre molto attivo e attento nei suoi compiti. Anche nell'immagine 3 è evidente l'atteggiamento propositivo del Bologna e viceversa la passività di una Juventus sicuramente blanda dal punto di vista atletico e dell'intensità. Anche in questa situazione, appunto, i rossoblù si trovano con una superiorità numerica (3 contro 2 in ampiezza). Soumaoro è andato a servire Hickey che non è pressato (Pellegrini è molto distante e accorcia in ritardo) e ha tempo e spazio per giocare. A sostegno centrale si è mosso Svanberg, anch'esso libero da ogni marcatura. Lo svedese, successivamente è poi andato a giocare direttamente in profondità su Soriano. Un'azione senza dubbio provata in allenamento e ben eseguita dai ragazzi di Mihajlovic.
Nell'immagine 4 di seguito è interessante vedere la disposizione delle due squadre sul rettangolo verde. Il Bologna, che ha preso coraggio col passare dei minuti, ha tenuto sempre il baricentro molto alto, non permettendo alla Juventus, in più occasioni, di costruire dal basso con pulizia. Addirittura possiamo vedere che, con Szczęsny in possesso di palla, il Bologna è in superiorità numerica sui difensori centrali bianconeri (3 vs 2). I restanti compagni sono praticamente uomo su uomo a tutto campo. Ne consegue che il portiere polacco è costretto a giocare direttamente su Vlahovic per saltare la pressione del Bologna. L'acquisto del centravanti serbo è servito anche a questo, per dare una soluzione diversa alla prima costruzione. Con Morata, infatti, diventava difficile giocare direttamente sulla sua figura, non essendo, lo spagnolo, un attaccante con quelle caratteristiche. L'errore, però, è evidente anche in questa situazione. La Juve non si è alzata col baricentro, lasciando Vlahovic completamente da solo, accorciando in ritardo con gli altri uomini in zona palla.
L'ottima prestazione del Bologna nella prima frazione è stata poi ripagata nei primi minuti della ripresa col vantaggio firmato Marko Arnautovic. Sempre e solo lui nelle ultime giornate a bucare la porta avversaria. Una seconda parte di stagione dominante per il centravanti austriaco. Lo splendido gol del Bologna ha però messo in luce anche crepe difensive evidenti nella retroguardia di Max Allegri.
Soriano ha portato palla centrale, dopo averla scambiata con Schouten. Una volta arrivato sulla trequarti bianconera sono successe diverse cose. Da una parte vediamo Pellegrini in totale ritardo nella diagonale difensiva su Orsolini. De Ligt sta uscendo sul portatore di palla, con Arnautovic che taglia in area alle sue spalle. Chiellini si trova dunque a dover marcare due uomini contemporaneamente. Deve decidere in un millesimo di secondo se, chiudere il taglio dell'attaccante austriaco o se intercettare l'eventuale passaggio su Orsolini. Rimane quindi in una situazione di mezzo, col 9 del Bologna che è poi sfuggito alle marcature bianconere e ha appoggiato in porta il gol del vantaggio dopo aver superato Szczęsny. Un gol molto bello quanto pieno di errori di posizionamento e scelte nella retroguardia di casa.
Subito il vantaggio, la Juventus ha reagito alzando i giri del motore, ma non riuscendo praticamente mai a costruire occasioni da gol pericolose. Le uniche, compreso il palo di Danilo e la zuccata ravvicinata di De Ligt, sono arrivate da calci piazzati, strumento che i bianconeri sanno sfruttare molto bene, avendo una formazione particolarmente fisica.
L'episodio che ha poi spostato notevolmente gli equilibri a favore della Juventus è arrivato al minuto 81. Palla persa da Dijks sulla corsia di sinistra, ripartenza velocissima dei bianconeri con Vlahovic che ha servito in profondità Morata. Nonostante la linea difensiva molto stretta del Bologna, l'attaccante spagnolo è riuscito a prendere il tempo a Medel, passandogli davanti. Una volta arrivato al limite dell'area è stato però contrastato da Soumaoro (immagine 6).
Uscendo subito dalle dinamiche e decisioni arbitrali, che non mi competono, la doppia espulsione ha ovviamente tagliato le gambe ad un Bologna che fino a quel momento aveva giocato in maniera perfetta, soprattutto a livello difensivo, riuscendo ad annullare completamente la pericolosità offensiva di giocatori come Cuadrado, Vlahovic e Dybala.
Il pareggio bianconero è arrivato poi al 95', con un'azione da calcio piazzato, con tutti i bianconeri in avanti alla ricerca forsennata della rete. C'è poco di tattico nel gol di Vlahovic, che ha superato Skorupski usufruendo di una bella sponda acrobatica in area di Morata.
Per soli 3 minuti e con due uomini in meno, il Bologna ha veramente sfiorato l'impresa allo Stadium. Ma la grande prestazione, la personalità e il coraggio messi in campo dai rossoblù sono sotto gli occhi di tutti e daranno senza dubbio ulteriore fiducia per chiudere al meglio una stagione con tanti alti e bassi.
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