Non è più il Bologna di Thiago Motta. La squadra felsinea, affidata in estate a Vincenzo Italiano, ha un rendimento al di sotto delle attese, fatica a trovare la via della rete e, pur subendo poche reti, si trova comunque in sofferenza nella classifica di Serie A, attestandosi poco sopra la zona caldissima con appena otto punti conquistati nelle prime sette giornate.

Per certi punti di vista un rendimento che ci si poteva attendere. Il mercato estivo ha strappato ai rossoblù i due top player che avevano incantato nella trascorsa stagione, la punta di diamante Zirkzee ceduta al Manchester United e il difensore top Riccardo Calafiori, che ha invece sposato l’Arsenal. Una doppia cessione che ha rimpinguato le casse del club bolognese, ma decisamente impoverito la rosa che infatti un po’ fatica, indubbiamente.

Joshua Zirkzee
Joshua Zirkzee esulta dopo il gol all'Atalanta (ph. Image Sport)

Il punto di forza di Vincenzo Italiano è la difesa. L'attacco però latita

Ci vorrà del tempo prima che il nuovo tecnico riesca a trovare la giusta quadratura del cerchio, anche se ha già ottenuto ottimi risultati dal punto di vista difensivo, con una delle migliori retroguardie della Serie A. Se dunque la partenza del centrale difensivo è stata gestita al meglio, non si può dire lo stesso per l’attacco, dove Dallinga, il sostituto di Zirkzee, non sembra ancora essersi integrato negli schemi né adattato al calcio italiano.

A parziale giustificazione del rendimento altalenante di questo Bologna edizione 2024/2025, va considerato l’impegno, tutt’altro che irrilevante, in Champions League. Anche in Europa il problema del gol è evidente (nessuna rete nelle prime due giornate), ma le prestazioni sono state comunque dignitose. Tuttavia, tali impegni sottraggono energie, non solo fisiche ma soprattutto mentali, e questo inevitabilmente si ripercuote anche in campionato.

Thijs Dallinga e Alisson Becker
Thijs Dallinga e Alisson Becker in Liverpool-Bologna (ph. Image Sport)

Champions League: Aston Villa favorito sui rossoblù

Il percorso continentale però può essere un viatico importante per acquisire le giuste motivazioni e l’autostima necessaria per compiere l’atteso salto di qualità. La sconfitta contro il Liverpool, ad esempio, pur nel risultato negativo, ha evidenziato progressi da parte dei rossoblù e l’ambiente bolognese spera vivamente che nella sfida del prossimo 22 ottobre, in casa dell’Aston Villa, si verifichi una bella impennata.

Non sarà semplice ed anche le quote Champions favoriscono gli inglesi, con una quota di 1.50 per la vittoria casalinga contro il 5.75 per il successo del Bologna (il pareggio è quotato a 4.25). Tuttavia, Italiano è un allenatore ormai esperto, e particolarmente abile nelle competizioni europee, come ha dimostrato portando la Fiorentina a due finali consecutive di Conference League. Ora, però, serve un po’ di quella magia anche ai rossoblù!

Ollie Watkins
Ollie Watkins attaccante dell'Aston Villa (ph. Depositphotos)

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