Preziosi: "Per Motta quasi un dovere rimanere un altro anno. Bologna in Champions League..."
Le parole a Il Pallone Gonfiato di Enrico Preziosi sul tecnico del Bologna Thiago Motta
Il Bologna sta proseguendo al meglio la propria stagione da sogno. Cinque vittorie consecutive hanno proiettato i felsinei in zona Champions League, con l'obiettivo Europa che sta diventando sempre più realtà. Artefice di questa magia insieme ai giocatori e al club è sicuramente il tecnico Thiago Motta, che ha esordito su una panchina di Serie A con il Genoa. Ecco le parole a Il Pallone Gonfiato del suo ex Presidente a Genova Enrico Preziosi.
Il rapporto di Preziosi con Thiago Motta
Motta è un uomo prima ancora di essere un giocatore o un allenatore. Al momento del suo acquisto ho avuto un incontro con lui e sua moglie e gli ho chiesto se se la fosse sentita. Lui ha deciso di sì e gli ho fatto un contratto di tre anni. Un po' di rischio c'è stato ma è stato un grandissimo giocatore. Ci sono cose che non sono spiegabili, si agisce d'istinto e sulle cose che si credono. Nell'esperienza da allenatore non era il momento giusto ne per noi ne per lui. Le cose nel calcio a volte vanno diversamente da quello che ci si aspetta. L'importante è capire che Thiago oltre ad essere stato un grande centrocampista ha una forte identità umana. Sono contento dei risultati che sta raggiungendo, a Bologna sta facendo la differenza.
Thiago Motta farebbe meglio a lasciare o rimanere?
Il Bologna dopo un po' di anni con delle certezze ha trovato un direttore sportivo che stimo molto. Credo che a Bologna possa fare bene un altro anno, credo sia quasi un dovere rimanere lì. Lui è molto appassionato dai progetti, una persona di grande carattere. Questi risultati andrebbero consolidati un altro anno.
Gilardino potrebbe essere un buon profilo per il Bologna?
Ci conosciamo molto bene, penso lui possa fare bene anche al Bologna, un ragazzo serio e capace. Lavora notte e giorno, credo sia un allenatore con grandi prospettive.
Sulle possibilità di vedere il Bologna in Champions League
Il calcio è qualcosa di imponderabile. La squadra è unita e forte, si vede in campo: sanno tutti cosa fare e non mollano niente. Perché non pensare si possa dare continuità a questi risultati? Hanno lavorato e conseguito risultati che potrebbero continuare.
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