Guidolin: "A Bologna sfiorai la Champions, Thiago Motta può farcela"
A Bologna Francesco Guidolin nella stagione 2001-2002 andò ad un passo dalla Champions. Le parole dell'ex tecnico sul momento dei rossoblù di Motta
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Nell'intervista rilasciata ai microfoni del Resto del Carlino, Francesco Guidolin, ex allenatore, tra le altre, del Bologna, ha parlato del momento attuale dei rossoblù e del tecnico Thiago Motta, oltre che delle similitudini del “suo” Bologna della stagione 2001-2002 e questo.
La stagione attuale del Bologna e quel 5 maggio
Sul posizionamento in classifica attuale della compagine rossoblù e sui sogni che ne conseguono, Guidolin si è espresso così: “A Bologna fu la prima cosa che mi colpì: è una piazza ché ti sta vicina quando le cose non funzionano e che vive sulle ali dell'entusiasmo di fronte alle vittorie. Ripenso a quell'Intertoto: Dall'Ara sempre pieno, nonostante la calura di luglio e agosto".
L'ex tecnico scava poi nei ricordi, raccontando dell'esperienza sulla panchina rossoblù dove, il 5 maggio 2002, complice una sconfitta per 0-3 contro il Brescia, Guidolin sfiorò la qualificazione in Champions League: ”Quel 5 maggio resta una delle delusioni più cocenti della mia carriera. Prima di scendere in campo eravamo sicuri che, per male che potesse andare, un posto in Uefa lo avremmo conquistato. E invece..".
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Thiago Motta
Dall'alto della sua esperienza, Guidolin ha risposto ad alcune domande sull'attuale tecnico rossoblù che, a più di 20 anni di distanza, sta vivendo la stessa stagione di quel Bologna: “Motta ha presa sul gruppo, propensione al cambiamento e idee nuove: sono tutti ingredienti che fanno grande un allenatore. Il calcio cambia e dipende sempre più dai fatturati ma le idee conservano ancora un posto importante. Guardate il Leicester di Ranieri di qualche anno fa e guardate oggi il Girona che comanda la Liga”.
Chiosa finale sul possibile futuro di Thiago: “Nel nostro mestiere fai fatica a immaginare quello che accadrà tra un mese: meglio concentrarsi sul presente. Thiago da allenatore capisce cose prima degli altri altri, come faceva da calciatore. Ha davanti a se una carriera luminosa, però intanto oggi è quarto col Bologna. Gli auguro di rivivere il mio 2001-2002: pero cambiando il finale".
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