Calafiori: "Difficilmente mi sono trovato in disaccordo con Thiago Motta. Sulla Nazionale..."
Le parole di Riccardo Calafiori nell'intervista rilasciata a Cronache di spogliatoio
Il ruolo di centrale difensivo
Il passaggio da terzino a difensore centrale è avvenuto per necessità, però dal primo giorno a Bologna ho parlato con Thiago Motta e lui mi ha subito detto che mi vedeva anche al centro della difesa. Io gli ho detto che lo avevo fatto già in passato, però in una difesa a 3. Lui mi ha rassicurato, dicendo che cambiava poco tra difesa a 3 e a 4. Io mi sono fidato. In allenamento mi sono accorto che andava bene e partita per partita abbiamo alzato il livello. Lo stile di gioco che mi si avvicina di più è quello di Stones, però non decido da solo di andare a giocare a centrocampo: sono tutti dettami del mister.
Su Thiago Motta
Se mi piacerebbe lavorare a vita con lui? Sicuramente ha cambiato il mio modo di leggere l’avversario e di capire gli spazi. Poi difficilmente mi sono trovato in disaccordo con quello che diceva e questo non mi era mai capitato, al di là delle simpatie. Se non è empatico? Il nostro è un rapporto tutto sul campo, ma non è assolutamente antipatico, anzi.
Sul sogno della Nazionale
La Nazionale è sempre un obiettivo. Credo alle parole di Spalletti su un mio possibile coinvolgimento per gli Europei, è venuto anche nello spogliatoio nell’ultima partita con la Nazionale e ci ha detto che l’Under 21 è un prolungamento della selezione maggiore. In quelle partite servivo io e altri giocatori all’Under e secondo me ha fatto bene così. Il grande obiettivo resta quello di quest’estate, ce la metterò tutta. In ogni caso andrà bene.
LEGGI ANCHE: Un punto per alimentare il sogno Champions: l'analisi tattica di Torino-Bologna