Bologna, rivoluzione efficiente sotto la gestione di Sartori
Il responsabile dell'area tecnica rossoblù, Giovanni Sartori, sta dando un grande apporto alla causa rossoblù
Terza missione da completare e, finora, ci sta riuscendo alla grande il responsabile dell'area tecnica, Giovanni Sartori. Dopo le esperienze con Chievo - fu Delneri l'allenatore della svolta - e Bergamo, con Gasperini, ecco che è con Motta che ha intenzione di costruire un gran Bologna. Il Resto del Carlino ci riporta come con il suo arrivo, affiancato a quello di Marco Di Vaio e con Fenucci e Saputo alle spalle, il Bologna sembra aver alzato l'asticella, in direzione Europa.
Numeri del Bologna
Avvio di stagione più che positivo, in scia di quanto maturato nel finale dello scorso campionato - chiuso a 54 punti. Un Bologna che se non vince, quantomeno non perde. Si sa come nel calcio anche un pareggio può essere considerato un risultato positivo, non da buttare, a differenza della sconfitta che non rende mai soddisfatti nessuno. I felsinei contano una sola sconfitta in queste nove gare di campionato; striscia che viene prolungata a 14 se si considera il finale della stagione trascorsa.
Prezzi dei giocatori
Dal mercato Motta è rimasto ammaliato (peccato solo per il vice di Zirkzee), con l'arrivo di tasselli di grande utilità nel curvone finale del calciomercato. Impensabile fino anche all'anno scorso che giocatori come Kristiansen (15 milioni) e Ndoye (7,5 milioni) potessero subentrare a gara in corso, e che talenti come Karlsson (10 milioni), Fabbian (6 milioni) addirittura non entrare. Ma non è tutto: Posch (5,5) e Lucumì in infermeria. Saelemaekers (500mila euro di prestito più 9,5 di riscatto) e Freuler dall'Inghilterra, sul quale la figura di Sartori è stata fondamentale per convincere l'ex atalantino.
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