Durante la puntata di ieri di “Club Bologna” su MadeinBo Tv, è stata intervistata Olbis Andre, lungo della Virtus Segafredo Bologna femminile. 

Di seguito l'intervista completa.

Sei nata a Castel San Pietro Terme. Per una bolognese, che emozione è giocare la prima partita di Eurolega femminile, in casa, al Paladozza, con una squadra di Bologna?

"E’ qualcosa di indescrivibile, soprattutto se penso che, fino a qualche anno fa, giocavo con le giovanili proprio qui a Bologna. Dopo dieci anni torno in questa città e gioco l’Eurolega, la competizione che tutte le giocatrici vorrebbero disputare, quindi posso solo esserne fiera."

Dopo la sconfitta agrodolce di Valencia, immaginiamo che ci sia ancora più voglia di portare a casa la partita domani sera, ce lo confermi?

“Quest’anno vogliamo fare bene, dimostrando che non siamo in Eurolega solo per partecipare alla competizione, ma anche per dare fastidio alle altre squadre. A Valencia non è andata come speravamo ed è per questo che abbiamo ancora più fame."

Come ti trovi con il gruppo di ragazze con cui condividi lo spogliatoio? Parlaci del vostro rapporto e dacci un giudizio su questo inizio di annata per la Virtus.

“Con le ragazze, la società e lo staff mi trovo benissimo, perché sono tutte persone disponibili. Per quanto riguarda le mie compagne, posso dire che alcune le conoscevo già, alcune per via dell’esperienza in Nazionale, altre per via di mie precedenti avventure in altri club, ma, in generale, non ci sono problemi, l’alchimia è buona e questo ci tornerà utile quando le cose si faranno più complicate. Siamo partite abbastanza bene, anche se abbiamo tante cose su cui lavorare, visto che siamo un gruppo nuovo con uno staff nuovo, però tutto sommato credo che abbiamo già fatto dei passi in avanti, soprattutto ripensando alla partita di Supercoppa contro Schio rispetto al match di andata a casa loro. Abbiamo avuto sfortuna, perché raramente siamo state al completo ed in queste situazioni è certamente più difficile allenarsi. L’aspetto positivo è che abbiamo risposto bene alle difficoltà e abbiamo fatto del nostro meglio con quello che avevamo a disposizione.”

Lo scorso weekend, nella vittoria esterna di Moncalieri, sei stata la miglior marcatrice delle bianconere ed hai firmato il season high in canotta Segafredo. In generale, però, avete giocato una buona gara.

“Dobbiamo cercare di tenere alto il ritmo, soprattutto in Eurolega, campionato in cui l’intensità è molto elevata. Domenica non siamo partite benissimo, poi però abbiamo preso la direzione giusta e speriamo di continuare così.”

Dopo aver giocato nelle giovanili del Pontevecchio e della Fortitudo Rosa e dopo aver vestito la canotta della Libertas Bologna, ti senti di avere il peso di portare tutta la Bologna della pallacanestro femminile sul parquet del Paladozza domani?

“In realtà sì. Penso al seguito che avevano le squadre da cui sono passata qui a Bologna e devo dire che per un po’ mi è dispiaciuto non ritrovare la Basket City che ricordavo dal punto di vista del basket femminile, quindi il fatto di tornare in città e giocare un match di Eurolega è un orgoglio ed un vanto; lavorando ed essendo determinati si possono raggiungere grandi risultati.”

A proposito di vanto ed orgoglio, ti dice qualcosa la data dell’11 Novembre 2017?

“Penso sia il giorno del mio esordio in Nazionale.” 

In quell’occasione si giocavano le qualificazioni all’Europeo 2019 contro la Macedonia e tu segnasti dieci punti. Che emozioni hai provato?

“Sono state emozioni inaspettate. Avevo partecipato al raduno, ma mi sarei aspettata di essere la classica giovane aggregata al gruppo, invece poi sono partita con la squadra e sono addirittura partita in quintetto. Ricordo che, qualche giorno prima della partita, il coach dell’epoca, Marco Crespi, mi disse che avrei iniziato il match da titolare ed io non ci potevo credere. I primi minuti li ho passati a correre avanti e indietro, senza un senso, fino a che non mi ha sostituita. Quel giorno mi hanno aiutato tutti, dall’allenatore alle mie compagne più esperte.”

Così come ti è stata trasmessa tranquillità quel giorno dall’ambiente che ti circondava, stai cercando di aiutare le tue compagne più giovani ed inesperte in Virtus, nonostante tu abbia solo ventiquattro anni?

“Ripenso al mio percorso e mi vengono in mente tante situazioni più grandi di me che ho vissuto o che ho dovuto affrontare da un giorno all’altro, soprattuto in Nazionale o a Schio, e credo che il semplice fatto di aver avuto qualcuno al mio fianco che mi desse una pacca sulla spalla mi abbia aiutato tantissimo, quindi sto cercando di fare lo stesso per le mie compagne.” 

Cosa ti ha fatto scegliere la pallacanestro?

“Ho iniziato ad approcciarmi allo sport a scuola, con le classiche lezioni a tema durante le ore di educazione fisica. Avevo problemi alle ginocchia dovuti alla crescita e non ero più di tanto interessata, quindi ho lasciato perdere. Un giorno è arrivato Moris Masetti, il coach della Pontevecchio, a tenere una di queste lezioni ed io, più alta e grossa delle mie compagne, gli ho fatto una bella impressione. Ripeto, io non ero interessata, ma lui ha insistito perché io andassi a giocare nella sua polisportiva e, quando ha incassato la risposta negativa da me, ha iniziato a chiamare tutti i giorni i miei genitori, che mi hanno quindi consigliato di provare seriamente. A Pontevecchio mi sono innamorata del basket ed ho conosciuto un gruppo fantastico di ragazze, alcune delle quali sento ancora tutt’oggi.”

Hai una giocatrice a cui ti ispiri?

“Non mi ispiro ad un singolo profilo, ma ci sono tante giocatrici che mi piacciono, dalle quali mi piace imparare cose nuove. Ripensando al mio percorso a Schio, mi viene in mente Sandrine Gruda, devastante dal punto di vista cestistico, mentre qui a Bologna credo che Parker stia dimostrando di essere una grande individualità.” 

Tornando al match di domani contro Bourges, ci descrivi l’avversario che affronterete?

“Sono molto toste e fisiche, come tutte le squadre francesi. Hanno tanta esperienza, soprattutto rispetto a noi, quindi sarà importante gestire bene i possessi e cercare di controllare la partita.”

Per finire dacci tre motivi per venire al Paladozza domani sera.

“E’ la prima volta che si gioca l’Eurolega femminile a Bologna, c’è la Virtus Segafredo femminile e abbiamo bisogno del sostegno della gente per provare a portare a casa la gara.” 

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