La Virtus perde contro Napoli senza mai entrare in campo ed esce dal parquet di gioco accompagnata dai fischi del proprio pubblico. 

Il punteggio finale dice 81-89, ma quello che raccontano i quaranta minuti è ben diverso: i bianconeri di coach Scariolo non mostrano l'atteggiamento giusto a partire dal primo parziale, non mettono cattiveria agonistica nell'incontro e sbagliano tanto al tiro, oltre che a concedere tanti ingressi in area agli avversari. Quinta sconfitta consecutiva, quindi, per le vu nere, che, tra campionato ed Eurolega, non portano a casa i due punti dalla vittoria interna contro Pesaro del 26 Marzo. 

Le pagelle

VIRTUS

BELINELLI 6,5 - è il solo a meritarsi la sufficienza. 23 punti in ventisette minuti sul parquet di gioco, l'atteggiamento corretto e la capacità di non demoralizzarsi quando la palla non entra. Sbaglia tanto al tiro, ma, alla fine, il bottino personale di punti lo porta a casa e contribuisce sulla produzione offensiva della squadra. In difesa è il solito, con qualche difficoltà ed un fisico, che, dopo tante partite, fatica a reggere il ritmo avversario; tutto sommato, però, non delude. 

MANNION 5 - 7 punti, 1 rimbalzo e 3 assist per l'ex Golden State. Non sfigura o, almeno, non è il peggiore dei suoi: l'applicazione c'è tutta, ma gli aspetti su cui migliorare sono ancora tanti, a partire dalla difesa e dalla gestione dei possessi. Perde qualche pallone di troppo, si avventura spesso in giocate individuali, che, alla fine, non riesce a concretizzare come vorrebbe, ma partecipa all'ultimo tentativo di risveglio virtussino e di questo gli va dato atto.

JAITEH 4,5 - meriterebbe mezzo voto in meno, ma inizia bene e questo è innegabile. 8 punti, quasi tutti arrivati nella prima fase di gara, in cui è molto presente nei pressi del ferro, inchioda per ben due volte e lotta per conquistare qualche pallone vagante. Si spegne, però, molto in fretta, finendo per risultare avulso dalla gara ed in grossa difficoltà contro i lunghi avversari. 

LUNDBERG 4 - uno dei peggiori. 1 punto in ventitré minuti sul parquet di gioco, 0/2 dalla media distanza, 0/2 da oltre l'arco, 2 rimbalzi e 3 assist per la guardia danese. Deve dare molto di più, a partire dal suo atteggiamento: il numero 19 della Segafredo si fa trascinare da eventi e compagni, senza mai riuscire a metter becco riguardo ciò che sta succedendo in campo e senza mai contribuire alla causa, in primis sul piano della produzione offensiva.

SHENGELIA 5 - ci prova, ma non è nel miglior momento della sua stagione e si vede. Non riesce a sfruttare le sue grandi doti tecniche e la sua esperienza nel pitturato contro avversari del tutto alla portata. Si batte, ma, dopo aver trainato la squadra in tante occasioni quest'anno, deve cedere il passo alla maggior freschezza dei lunghi di Napoli. 

HACKETT 5,5 - uno dei migliori, a partire dall'atteggiamento mostrato. Per l'esperto playmaker italiano sono 6 i punti a referto, contornati da 6 assist e tanta corsa. Non è al meglio fisicamente, ma non per questo si abbandona all'avversario e non prova a metterci del suo: in difesa non è il solito, ma nemmeno il peggiore, in attacco prova a sbloccarsi definitivamente con una tripla a partita già, di fatto, conclusa, senza, però, dare continuità alla sua produzione offensiva.

MICKEY 5 - dopo la discreta prestazione di Valencia, si presenta al match con tanta carica e voglia di fare bene, ma, come tutti i suoi compagni, non ci riesce. Segna qualche canestro di pregevole fattura, mostrando al suo pubblico ed al suo allenatore di avere una buona tecnica, ma perde qualche pallone di troppo e, soprattuto, finisce per essere sovrastato dalla fisicità dei lunghi avversari. 

WEEMS 5,5 - 11 punti in ventitré minuti, 4/6 al tiro da due, ¼ dalla lunga distanza, nessun libero tentato, 6 rimbalzi e 3 assist per il numero 34 della Segafredo. Ci prova, ci mette tanto cuore, ma non è proprio giornata per i bianconeri ed anche la sua prestazione ne risente. In fase difensiva si applica, ma non incide come potrebbe, mentre in attacco colpisce Napoli in qualche occasione, senza, però, dare continuità alla propria produzione.

OJELEYE 5 - la sua tecnica e la sua fisicità vengono particolarmente influenzate dalla stanchezza dell'ex Boston Celtics. Dopo aver guidato i suoi per buona parte di stagione sotto tutti punti di vista, si mostra in leggero calo, soprattutto a livello di energia messa sul campo. Non riesce a sfoggiare il suo atletismo e a metterlo al servizio della squadra, ma resta comunque uno dei giocatori su cui costruire la prossima annata virtussina.

CAMARA n.e.

MENALO n.e.

FALDINI n.e.

SCARIOLO 5 - la squadra non ha l'atteggiamento giusto e non scende mai in campo: impossibile dare una sufficienza all'allenatore. A livello fisico, le vu nere vengono letteralmente “schiacciate” dai partenopei e, sotto il profilo tattico, non riescono mai a trovare la chiave giusta per svoltare l'incontro. Ruota a nove, lasciando in panchina per quaranta minuti Menalo, Faldini, ma, soprattutto, Camara: quantomeno discutibile quest'ultima scelta.

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