Un punto importante in una partita complicata: l'analisi tattica di Bologna-Udinese
I rossoblu in inferiorità numerica e sotto di un gol riescono a riprendere la formazione di Cannavaro portando a casa un punto che muove la classifica
Un punto amaro, ma dal dolcissimo retrogusto d'Europa: sì perché con il pareggio ottenuto ieri pomeriggio con l'Udinese, il Bologna è ufficialmente qualificato alle coppe europee. Resta da capire quale sarà il palcoscenico definitivo, con la speranza che possa essere la Champions League a riaccogliere la truppa rossoblu per continuare a sognare in grande. Tornando al match del pomeriggio di ieri si può tranquillamente sostenere che il punto portato a casa non può assolutamente essere buttato via. Certo, classifica alla mano si poteva sperare in qualcosina di più, ma per come si era messa la partita l'imperativo si era velocemente trasformato in un semplice ‘muovere la classifica’. E così è stato. Un Udinese rognoso e ‘sporco’ ha messo in difficoltà le trame dei ragazzi di Thiago Motta che, nonostante l'inferiorità numerica causata dall'espulsione di Beukema, sono riusciti a recuperare lo svantaggio.
PRIMO TEMPO AVARO DI EMOZIONI
Sotto un primo caldo sole di fine aprile, il Bologna incontra le difficoltà di un finale di stagione che si preannuncia complicato. Nonostante ciò, la truppa di Thiago Motta riesce a sfruttare gli episodi a proprio favore per rimettere in piedi una partita che avrebbe potuto essere sanguinosa per le sorti europee. Come vedremo nella consueta analisi tattica, i rossoblu si presentano sottotono nei primi quarantacinque minuti, alzando invece il ritmo nella ripresa.
Nella prima frazione di gioco non succede praticamente nulla. Gioco spezzettato, ritmi poco intensi e un Udinese che sfrutta tutto ciò a proprio favore, con l'intento di portare a casa almeno un punto da uno dei campi più complicati dell'attuale Serie A. Nei minuti finali, però, la squadra di Cannavaro riesce addirittura a trovare la via del momentaneo vantaggio. Come vediamo nell'IMMAGINE 1, l'azione del gol parte da un errato disimpegno di Freuler che si è trovato circondato dalla pressione di ben cinque calciatori avversari, finendo per perdere il possesso della sfera in una zona nevralgica del rettangolo verde. Questa immagine, inoltre, è il perfetto riassunto del primo tempo difficile del Bologna: il centrocampista svizzero, infatti, si è trovato senza alcun compagno vicino. Aspetto alquanto insolito nella prima costruzione dei rossoblu che, tendenzialmente, cerca sempre di sviluppare gioco con almeno tre uomini vicini al portatore di palla.
Sulla seguente transizione dell'Udinese, i rossoblu si fanno trovare completamente scoperti: il tiro deviato di Lucca finisce sui piedi di Payero che, in area di rigore, non può sbagliare. E' possibile inoltre notare come la truppa friulana fosse in superiorità numerica nell'ultimo terzo di campo, con ben tre uomini contro due dalle parti di Skorupski, aprendo alle possibilità di un'azione incisiva (IMMAGINE 2).
SECONDO TEMPO DI CRESCITA PER IL BOLOGNA
Nella ripresa il Bologna entra in campo con un piglio diverso, complice anche l'ingresso sul rettangolo verde di Orsolini al posto di un impalpabile El Azzouzi. Nonostante ciò, l'Udinese è comunque riuscita a scardinare alcune delle principali manovre offensive dei padroni di casa. Una di queste, rappresentata nell'IMMAGINE 3, consiste proprio nel non concedere la superiorità numerica e le pericolose rotazioni sulle corsie laterali. Cannavaro aveva probabilmente preparato la partita proprio evitando di concedere spazio in quel settore di campo dove il Bologna ha spesso costruito le sue manovre più incisive. Ecco, quindi, come l'Udinese abbia sempre portato la parità numerica posizionale, sfruttando anche il movimento di Wallace ad accorciare da un lato all'altro in modo da soffocare le triangolazioni rossoblu e avere la superiorità di uomini.
Con l'inferiorità numerica e lo svantaggio, il Bologna è comunque riuscito a reagire alle difficoltà, sfruttando l'episodio della punizione di Saelemaekers a proprio favore. Come vediamo nell'IMMAGINE 4 di seguito, infatti, il fantasista belga, da una punizione sul centro-sinistra del campo, è riuscito a disegnare una traiettoria beffarda con destinazione secondo palo, prendendo in contro tempo Okoye e facendo esplodere il Dall'Ara.
Il finale di partita è stato da cardiopalma, con entrambe le squadre che hanno tentato di vincere. Il Bologna, complice l'inferiorità numerica dovuta all'espulsione di Beukema, ha concesso degli uno contro uno a tutto campo, rischiando in più di un'occasione di subire le velocissime transizioni avversarie. D'altro canto i rossoblu hanno inserito Fabbian per avere più presenza in area di rigore, ma anche per sfruttare le seconde palle e l'inventiva di Saelemaekers. E' stata questa la strategia adottata da Thiago Motta nei minuti conclusivi, che per poco non ha pagato.
Come notiamo nell'IMMAGINE 5 di seguito, con Corazza in possesso del pallone, Fabbian è pronto a buttarsi dentro l'area di rigore: da un lato, dunque, l'ex Reggina e Inter va a riempirla, ma allo stesso tempo costringe la difesa avversaria ad abbassarsi e ad allungare lo spazio tra i reparti. E' proprio in quella zona, che possiamo definire ‘di rifinitura’, è pronto a fiondarsi Saelemaekers per ricevere la seconda palla e sfruttare le sue abilità nell'uno contro uno in una zolla piuttosto avanzata. Da un paio di situazioni simili, infatti, l'ex rossonero ha concluso due volte verso lo specchio della porta, non riuscendo però a trovare la gioia della doppietta.
Credit photo: Wyscout