Beukema: "San Siro ci ha dato la consapevolezza per riprendere a correre"
Il difensore del Bologna ha parlato del suo passato e della crescita del club rossoblù
Il Bologna prosegue gli allenamenti in vista della gara di sabato sera contro il Sassuolo, sfida che Thiago Motta presenterà nel primo pomeriggio a Casteldebole in conferenza stampa. L'allenatore del Bologna è focalizzato sul match contro i neroverdi e come lui lo è anche Sam Beukema, che ha rilasciato un'intervista esclusiva a Il Resto del Carlino in cui ha raccontato parte della sua carriera, dell'approdo in rossoblù e dell'ottima prima metà di stagione del Bologna.
Pareggio a San Siro
Penso che, prima di una gara così, in uno stadio così, chiunque magari firmerebbe per il pari. Ma provo un po' di frustrazione se guardo come si è sviluppato il match: siamo partiti forte, abbiamo segnato con Joshua e stavamo per andare all'intervallo in vantaggio; i rossoneri sarebbero stati costretti a scoprirsi nella ripresa e, a quel punto, avremmo potuto vinccere. Invece è arrivato il pari a fine primo tempo. Poi, nell'economia della gara, vanno considerati due rigori: il primo non c'era, il secondo, sì, è stato un mio errore. Alla fine, però, siamo felici di questo punto.
Vittoria che manca da oltre un mese
La gara di Milano ci ha ridato grande fiducia, perché abbiamo giocato davvero bene. Ma ora siamo focalizzati solo su sabato: dobbiamo essere super pronti per il Sassuolo, una sfida da vincere assolutamente, anche perché davanti ai nostri tifosi. Certo, abbiamo vissuto una piccola flessione, dopo tanti mesi straordinari: ma San Siro ci ha dato la consapevolezza per riprendere a correre.
Obiettivo Europa
Tra di noi non fissiamo obiettivi, non ne parliamo: perché crearci inutili pressioni da soli? Ora viviamo gara per gara, poi ad aprile vedremo dove saremo e dove potremo arrivare.
Un Bologna forte
Quando ho scelto di venire qui, sapevo che sarei andato in uno dei club più solidi della Serie A, in una società con grandi ambizioni. Poi è chiaro che, se parti bene, tutto ne rispente in positivo e ci prendi gusto. Ma le dirò una cosa: siamo un gruppo molto giovane e con molto talento, nessuno di noi è ancora arrivato al massimo del suo potenziale
L'attaccante più forte della Serie A
L'attaccante più forte lo affronto ogni giorni in allenamento, ed è Zirkzee. Perché Joshua ha tutto: talento, velocità e potenza. Se ne devo dire uno di un'altra squadra, allora rispondo Osimhen o Lookman.
Su Santiago Castro
Non l'ho mai visto, sono sincero. Ma credo sia un bel giocatore, perché il Bologna l'ha davvero voluto. Non vedo l'ora di vederlo all'opera.
Su Karlsson
Lo conosco bene, dai tempi dell'AZ. E' un amico, Jesper. Per lui l'inizio è stato difficile, si doveva adattare, capire le richieste dell'allenatore, non parlava italiano. E poi si è infortunato, cosa che non l'h aiutato. Ma tranquilli: ora è tornato e vuole dimostrare quanto vale. Io lo so: è davvero forte, specie col pallone tra i piedi, e sono sicuro che lo farà vedere.
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